Man mano che le graduatorie Gps 2025 si rivelano sempre più inadeguate a gestire la richiesta delle scuole con cattedre scoperte ad anno scolastico già iniziato, diventa fondamentale il ricorso agli interpelli, che da un paio di anni hanno preso il posto delle domande di messa a disposizione, con alterne fortune.
La nuova classe di concorso
Ogni giorno le scuole italiane pubblicano centinaia di interpelli, consultabili sui siti ufficiali delle scuole stesse, alle quali si può rispondere se in possesso dei requisiti richiesti. Molte di queste supplenze da conferire mediante interpello danno riferimento a una nuova classe di concorso, quasi assente negli anni scolastici precedenti: si tratta della A023 Lingua italiana per discenti di lingua straniera (alloglotti).
Una delle novità introdotte dalla recente Legge di Bilancio 2026, che si è occupata anche, in larga misura, della scuola, ha sancito che a partire dal prossimo anno scolastico sarà obbligatoria nelle scuole la presenza di insegnanti di didattica della lingua italiana.
L’obbligo riguarderà la didattica per gli stranieri nelle classi dove almeno il 20% è costituito da studenti arrivati da poco in Italia. L’obiettivo è garantire loro un insegnamento adeguato nel caso in cui non possiedano le competenze linguistiche di base (inferiori al livello A2 del QCER).
La previsione nella Legge di Bilancio
Per assistere all’attuazione di questo provvedimento, bisognerà fare riferimento al decreto annuale sugli organici (art. 1, comma 335, legge 234/2021). Bisognerà in ogni caso fare i conti con le risorse disponibili a livello nazionale.
Ai sensi del decreto-legge n. 71/2024, il personale docente già impiegato in attività simili nei gradi di istruzione inferiori non riscontrerà modifiche al suo trattamento economico. Nel frattempo si fa sempre più concreta la possibilità di un anticipo a gennaio dei 20 giorni di tempo per l’aggiornamento delle Gps 2026.