Potrebbero esserci sostanziali novità in vista del prossimo algoritmo per le supplenze in programma l’estate 2026. Dopo la novità di quest’anno della conferma del docente di sostegno su richiesta della famiglia, che ha influito anche sul posto comune e in generale sull’assegnazione degli incarichi con il bollettino zero pubblicato da tutti gli uffici scolastici regionali entro il 31 settembre, ministero e sindacati stanno discutendo di altre criticità.
Finestra temporale di 20 giorni
Il primo incontro informativo in cui si è discusso delle ipotesi di contenuto della nuova ordinanza che disciplinerà il prossimo aggiornamento delle gps del 2026 (probabile anticipo di tre mesi con finestra temporale di 20 giorni che potrebbe essere messa in calendario a fine gennaio), è servito anche ai sindacati per manifestare una serie di perplessità sul meccanismo generale del sistema di assegnazione delle supplenze.
Tra i sindacati, Federazione Gilda Unams, ha messo in evidenza i difetti che l’algoritmo si porta dietro ormai da anni, evidenziati anche quest’anno, anzi se possibile messi ancor più in evidenza dalla nuova norma sulla conferma del docente di sostegno da parte delle famiglie, che ha comportato per alcuni docenti specializzati il venir superati da colleghi destinatari di continuità senza specializzazione e con punteggio inferiore.
Un sistema di ripescaggio
Una delle criticità principali, riguarda l’attuale sistema di attribuzione delle supplenze annuali, gestito dall’algoritmo di assegnazione automatica. Il sindacato propone un sistema di ripescaggio, che consente di attuare un meccanismo finalizzato a tutelare i candidati che hanno espresso un numero limitato di disponibilità nell’ambito delle preferenze, scelta che ha comportato l’essere considerati rinunciatari. Il sistema di ripescaggio consentirebbe di riammetterli ai turni successivi.