Firmato il rinnovo di contratto scuola all’Aran nel corso dell’incontro tra sindacati e ministero. Cinque sindacati hanno firmato (Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Gilda, Snals e Anief) mentre Flc Cgil ha rifiutato. Confermato il saldo degli arretrati medi di 1.450 euro lordi. Verrà pagata anche l’una tantum di 142 euro lordi.
Le fasce di riferimento
L’aumento degli stipendi ha efficacia retroattiva a partire dallo scorso primo gennaio 2024 fino al rinnovo del prossimo contratto. L’aumento degli stipendi dipende dal tipo di contratto e dal grado di istruzione del dipendente, oltre che dal livello di anzianità maturato nel servizio.
Sanciti sei scaglioni, in base agli anni di servizio: da 0 a 8 anni, da 9 a 14, da 15 a 20, da 21 a 27, da 28 a 34 e oltre i 35 anni. Gli aumenti dipendono dalla fascia di appartenenza, in proporzione all’anzianità.
Non è detto però che a parità di esperienza scatti lo stesso aumento di stipendio, dal momento che va valutato anche il tipo di titolo di studio in possesso del dipendente e l’ordine scolastico in cui si presta servizio.
Gli aumenti minimi e massimi
L’aumento mensile minimo tra 0 e 8 anni di anzianità è di 110,12 euro. Sarà l’aumento destinato ai docenti della scuola dell’infanzia, primaria e per i diplomati della secondaria di secondo grado. Aumento di 119,20 euro per i docenti della scuola media e per quelli laureati della secondaria di secondo grado.
Si arriva fino a 185,31 euro al mese, aumento messo a disposizione dei docenti laureati con oltre 35 anni di servizio nelle scuole superiori. E’ l’aumento più alto messo a disposizione dal rinnovo di contratto.
Il personale docente con contratto a tempo indeterminato e determinato di durata annuale fino al termine delle attività didattiche in servizio nell’anno 2023/24 avrà diritto a un bonus una tantum di euro 111,70 lordi.