Ancor più del doppio canale di reclutamento, potrebbe risolvere la situazione del precariato in Italia la chiamata diretta, dando ai presidi la possibilità di assumere gli insegnanti per la propria scuola mediante colloquio. Torna a ribadirlo il presidente nazionale Anp Antonello Giannelli a Tecnica della Scuola.
Le misure del ministero
Concorsi, nuove norme sulla continuità sul sostegno e assunzione degli idonei non sembrano essere sufficienti a superare la supplentite. I dirigenti scolastici possono convocare direttamente docenti solo mediante interpelli fuori graduatoria, nel momento in cui gli elenchi sono esauriti e arrivano le liberatorie degli uffici scolastici. Non basta.
Per Anp per ridurre il numero di supplenti è necessario istituire l’assunzione diretta da parte delle scuole. Una possibilità già prevista dalla Costituzione all’articolo 97 comma quattro. Per Giannelli servirebbe una legge specifica che consentirebbe a ogni scuola di assumere i docenti che ritiene più idonei.
La procedura di assunzione diretta
Responsabilità che non ricadrebbe solo sul dirigente scolastico ma anche sul Comitato di valutazione. Secondo Anp questo consentirebbe di azzerare praticamente il problema del precariato con docenti stabili di ruolo fin dal primo giorno in tutte le scuole.
I docenti verrebbero selezionati con colloqui e valutando i titoli.
Secondo Anp, si dovrebbe procedere con un colloquio preliminare che il candidato dovrebbe svolgere con il dirigente e con i docenti della materia. Il candidato spiegherebbe come intenderebbe impostare una lezione, rispondendo a domande sui contenuti e sull’organizzazione didattica che intenderebbe adottare.
Cambiare scuola ogni anno
Per l’associazione nazionale presidi, sarebbe il modo migliore per procedere con le assunzioni. “Con questo meccanismo il docente diventa docente di quella scuola, cioè l’altra cosa da superare, che i docenti di una amministrazione scolastica possano cambiare scuola ogni anno perché il loro principale obiettivo è magari quello di andare sotto casa. Ecco, se in una scuola serve un docente con certe caratteristiche, quel docente deve rimanere stabile in quella scuola” conclude Giannelli di Anp.