Come cambierà il mondo del sostegno in Italia con la specializzazione di 90.000 insegnanti nei prossimi anni grazie alle nuova iniziative del ministero? Un numero importante, che nelle intenzioni del ministero consentirà di dire addio alla pratica dell’assegnazione delle cattedre per alunni con disabilità a docenti non specializzati.
Sostegno ancora ai non specializzati
Una situazione verificatasi anche di recente in occasione dell’applicazione della nuova norma (di recente prorogata per i prossimi due anni) che consente la conferma del docente di sostegno su richiesta della famiglia. Una precedenza che ha consentito ad alcuni docenti destinatari di continuità anche non specializzati di superare colleghi specializzati e con punteggi superiori.
In generale, ancora oggi il sistema consente a decine di migliaia di docenti di firmare supplenze annuali o brevi su sostegno senza avere la specializzazione.
Specializzare in massa, come avverrà con i nuoci Corsi Indire sulla specializzazione di triennalisti e specializzati estero, basterà? No se non si risolve il problema della continuità considerato che le statistiche dicono che due studenti su tre almeno una volta l’anno cambiano insegnante di sostegno.
L’importanza della continuità didattica
Il recente decreto approvato dal CNEL per la continuità didattica punta a ridurre il turnover degli insegnanti di sostegno, affiancando anche la formazione specializzata estesa a tutti i docenti.
L’obiettivo è assicurare continuità didattica mediante un’adeguata indennità per i docenti di sostegno e una formazione continua. Senza dimenticare l’importanza della trasformazione dei posti in deroga in organico di diritto. Non convincono invece nuovi vincoli ai trasferimenti o blocchi pluriennali. Il prossimo passo è la decisione del Comitato Europeo dei Diritti Sociali sul reclamo presentato da Anief sulla maggiore tutela del diritto allo studio degli studenti con disabilità. Consentirebbe di imporre la stabilizzazione di tantissimi insegnanti di sostegno oggi invece costretti ad anni e anni di precariato.