Settimana importante quella che sta per arrivare per la questione del doppio canale di reclutamento docenti, strumento ormai considerato da più parti la vera alternativa ai concorsi scuola e la reale soluzione al problema del precariato. Martedì fissata in agenda audizione in Commissione Senato.
Ritorno al passato
In calendario segnata con il circoletto rosso la data del 30 settembre: alle 14.00 Anief avrà la possibilità in Senato, davanti alla VII Commissione, di intervenire sul disegno di legge AS 545 che propone l’introduzione del doppio canale di reclutamento. Ma non solo: si tratta di una proposta che consentirebbe di introdurre nel mondo della scuola una serie di nuove disposizioni sulla formazione e il reclutamento degli insegnanti. Inevitabile che le luci dei riflettori siano accese sul doppio canale di reclutamento, che consentirebbe una ristrutturazione dalle fondamenta del piano strutturale contro il precariato scolastico.
Non sarebbe una novità assoluta per il mondo della scuola, considerato che il doppio canale di reclutamento è stato già utilizzato oltre dieci anni fa: consentirebbe assunzioni dirette sia dalle graduatorie di merito dei concorsi sia dalla prima fascia delle GPS, su posto comune e di sostegno. Affiancherebbe lo strumento dei concorsi scuola, che nonostante abbiano aumentato la loro frequenza negli ultimi anni, soprattutto con quelli in ambito Pnrr, non hanno risolto la questione del precariato nel mondo della scuola, anzi.
Le proposte avanzate
Oltre alla questione del doppio canale di reclutamento che prevederebbe l’inserimento negli elenchi di merito di tutti gli idonei dei concorsi ordinari e straordinari, anche precedenti al PNRR e le immissioni in ruolo per i docenti presenti in GPS, sia su posto comune che su sostegno, si discuterà anche della possibilità di reintegro in ruolo di chi è stato licenziato dopo aver superato l’anno di prova a seguito di provvedimenti cautelari giurisdizionali.
L’obiettivo è ridurre drasticamente il numero attuale di circa 200.000 supplenti annuali intrappolati nelle sabbie mobili di un sistema scolastico che sta intrappolando anche gli studenti, oltre che i docenti stessi e le scuole.
La revisione del reclutamento
Se passasse la linea proposta da Anief, all’indomani dell’ultimo concorso Pnrr, il terzo che sarà bandito a metà ottobre con prove tra fine 2025 e inizio 2026 (e assunzioni a settembre 2026), si aprirebbe la nuova fase che metterebbe al centro una revisione complessiva del sistema di reclutamento. Consentirebbe di stabilizzare gli idonei dei concorsi pubblici garantendo maggiore continuità didattica con lo strumento delle GPS come secondo canale di immissione in ruolo.