C’è ancora molta incertezza sul futuro della carta del docente. Il paradosso di questo bonus è che l’ampliamento della platea, segnale del ministero di un riconoscimento di un diritto da estendere anche ai docenti precari, rischia di comportare la riduzione dell’importo rispetto ai 500 euro finora erogati, per insufficienza di fondi.
Budget da ridistribuire
La carta del docente viene erogata agli aventi diritto, per l’aggiornamento professionale, ormai da dieci anni, ma nel futuro prossimo rischia di cambiare rispetto alle caratteristiche cui si è abituati. Una situazione che preoccupa profondamente i sindacati, convinti dell’importanza di questo sostegno all’aggiornamento professionale di una categoria da sempre penalizzata dal punto di vista economico, come dimostra il gap stipendiale con il resto dei colleghi della pubblica amministrazione e dei docenti europei (il prossimo rinnovo di contratto dovrebbe garantire 140 euro lordi in media).
Nel 2022 la Corte di giustizia europea ha definito illegittima l’esclusione dei docenti non di ruolo da questo beneficio. Estendendo però il bonus anche ai precari, si è verificato il problema del budget da ridistribuire.
Con il decreto salva infrazioni del 2024 l’allargamento della platea dei beneficiari è diventato concreto, allargando il bonus anche ai docenti con contratto al 31 agosto, per il solo anno scolastico 2023/24. Poi la Cassazione nel 2023 ha sancito che il diritto deve essere riconosciuto anche agli insegnanti con contratto fino al 30 giugno.
I nuovi beneficiari
Infine la Legge di Bilancio 2025 ha esteso il bonus ai docenti con contratto al 31 agosto. Ma a questo punto il ministero non è stato più in grado di garantire i 500 euro minimi a docente: l’importo del bonus dipenderà dalle disponibilità annuali da ripartire per la platea di beneficiari, sempre più ampia.
Importo che rischia di assottigliarsi ulteriormente in virtù dell’inclusione recente di luglio scorso dei docenti con supplenze brevi e saltuarie.
Il prossimo importo
C’è attesa a questo punto per il decreto del MEF che dirà a quanto ammonterà il bonus per l’anno scolastico in corso. C’è da mettere in conto che possa essere inferiore a 500 euro soliti, ma è difficile ipotizzare a quanto ammonterà.