Nel primo bollettino mancheranno alcune sedi molto ambite: verranno inserite nei turni successivi

Nei giorni in cui si aspetta la pubblicazione del primo bollettino per le supplenze Gps 2025, emerge chiaramente la difficoltà che stanno avendo gli uffici scolastici (non tutti, ma la gran parte) nel pubblicare le disponibilità per gli incarichi a tempo determinato.

Quadri incompleti

Ricordiamo che in base alla normativa in vigore, questa procedura dovrebbe essere normale. Le disponibilità dovrebbero essere pubblicate in anticipo, ma questa direttiva viene puntualmente disattesa in virtù di una serie di circostanze che la rendono incompatibile con le tempistiche strette delle operazioni messe in calendario ad agosto.

Se da un lato la normativa che disciplina l’assegnazione delle supplenze per l’anno scolastico successivo prevede la pubblicazione anticipata delle disponibilità, bisogna fare i conti con le difficoltà pratiche degli uffici scolastici che fanno fatica a stilare un quadro completo prima dell’assegnazione mediante primo bollettino.

Fine agosto complicato per gli uffici

Quest’anno, a complicare il tutto, c’è la fase preliminare al primo bollettino resa necessaria dall’introduzione della norma sulla conferma del docente di sostegno su richiesta della famiglia, che sta costringendo le segreterie a un lavoro nuovo e ulteriore.

A rendere complicata la pubblicazione delle disponibilità anticipata rispetto all’avvio dell’algoritmo e all’assegnazione delle prime nomine con il bollettino uno, il fatto che molte di esse scaturiscono dopo la pubblicazione ufficiale.

Le principali difficoltà

A mescolare le carte contribuiscono aspettative, cambi di profilo da personale ATA a docente, congelamenti per passaggi di ruolo e altre situazioni. Questo però non influisce solo sulla pubblicazione a fini di trasparenza delle disponibilità nell’interesse dei diretti interessati, ma anche su ciò che effettivamente si può assegnare nel primo turno.

C’è quindi da aspettarsi che il primo bollettino sia privato da sedi ambite che vengono sottratte all’assegnazione dei docenti con punteggi alti meglio posizionati in graduatoria. Assegnazioni che poi verranno inserite nei turni successivi, quando i docenti più “forti” hanno già avuto altra sede, magari meno gradita. A complicare il tutto il mancato ritiro della candidatura alle 150 preferenze, in virtù di ricezione di incarichi a tempo indeterminato o assegnazioni provvisorie. Problematica che innesca il rischio di false assegnazioni e disponibilità ancora più imprecise.