A dicembre verrà bandito il nuovo concorso scuola Pnrr 3, ultimo nell’ambito degli accordi del Governo e del Ministero con Bruxelles. Il terzo di tre concorsi ravvicinati che consentirà la partecipazione solo ai docenti abilitati in virtù delle nuove norme introdotto dalla riforma del reclutamento docenti che comporta la necessità di acquisire i cfu necessari mediante percorsi abilitanti.
La partecipazione alla nuova procedura
Sarà interessante capire quale percentuale di idonei ai concorsi precedenti parteciperà alla nuova procedura, alla luce delle novità introdotte dal recente decreto scuola, che promette di immettere in ruolo, soprattutto mediante gli elenchi regionali che verranno istituiti a partire dal 2026, tutti coloro i quali sono riusciti a ottenere il punteggio minimo richiesto delle prove, senza però rientrare tra i vincitori.
La novità rispetto al PNRR 1 e il PNRR 2 sarà l’accesso al concorso solo ai docenti in possesso dell’abilitazione. Un problema, se si considera che i percorsi abilitanti sono in notevole ritardo rispetto al previsto.
La necessità di correzioni
Le proteste non mancano, dell’argomento ha parlato nei giorni scorsi anche Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega, sulla sua pagina Facebook, rispondendo al commento di alcuni utenti che lo sollecitavano sull’argomento: “Quando il Ministero ha preso l’impegno dell’accesso al PNRR 3 solo con l’abilitazione, si davano per scontati percorsi abilitanti già a regime. Ma il MUR è in ritardo, per cui sto chiedendo di valutare correzioni, così da non escludere chi non ha ancora avuto la possibilità di abilitarsi”.
In particolare le difficoltà in vista della partecipazione al prossimo concorso scuola Pnrr 3 riguarderà gli insegnanti della scuola secondaria di I e II grado che devono fare i conti con i ritardi nei percorsi abilitanti.