Mini call sostegno, ci sarebbero 70 mila posti disponibili senza la creazione di decine di migliaia di posti in deroga dell’organico di fatto

Pochi posti rispetto alle aspettative, e una distribuzione tutt’alto che omogenea sia a livello geografico che di tipologia di cattedra, ma in ogni caso la mini call veloce si conferma un’opportunità importante per andare ad assegnare il ruolo su migliaia di cattedre ad altrettanti precari sul sostegno.

Ancora te giorni di tempo

La prossima settimana si chiude la procedura, per la precisione il 19 agosto, per poi dare spazio all’interno della settimana stessa ad assegnazioni provvisorie e avvio dell’algoritmo Gps, almeno per quel che riguarda la fase zero riservata alla conferma dei docenti di sostegno su richiesta delle famiglie.

Ancora qualche giorno dunque per presentare domanda da parte dei precari che hanno preso parte alla procedura di nomine in ruolo da GPS sostegno dopo aver inoltrato la domanda per le 150 preferenze per la propria provincia. La mini call veloce è una seconda opportunità per chi è rimasto privo di una nomina e non è risultato rinunciatario.

Obiettivo mini call da 70mila cattedre

Da assegnare 7.286 cattedre, soprattutto su scuola primaria. Tra mille critiche, dunque, la mini call veloce resta un’opportunità importante per i precari, e c’è già chi teme di doverla rimpiangere se non ci sarà la proroga anche per il 2026, destino che la accomuna in questo senso allo scorrimento sul sostegno della prima fascia Gps.

Al di là della proroga, la vera sfida sarà la risoluzione delle decine di migliaia di posti in deroga, organico di fatto, che costituiscono un freno a mano per il superamento della supplentite.

Sbloccando questa situazione, secondo Anief, la Mini call veloce potrebbe arrivare ad assegnare fino a 70mila posti, cambiando notevolmente la prospettiva. Una battaglia che verrà condotta in vista del prossimo anno dal sindacato, dopo aver già ottenuto più posti in organico per le stabilizzazioni.