Cambia la procedura per l’accertamento sanitario di docenti e ATA, ecco le novità Inps

Cambiano le modalità di gestione dell’accertamento sanitario per docenti e ATA. Una decisione da parte dell’INPS finalizzata ad aggiornare la procedura di “Richiesta di accertamento sanitario per dipendenti pubblici”. Ma cosa cambia nella sostanza? L’obiettivo dell’ente previdenziale è di andare a intervenire su quelle parti della procedura normativa che non si stavano rivelando particolarmente efficaci dal punto di vista gestionale.

Semplificazione nella gestione

Con questi cambiamenti, Inps punta a modificare la procedura per snellirla a livello burocratico e gestionale, semplificando gli aspetti che attenevano la gestione delle pratiche. Un cambiamento già messo in programma da un po’, e che non fa altro che uniformare la procedura agli standard già adottati per l’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO).

Ma cosa cambia nella sostanza? Nulla dal punto di vista pratico per i docenti e gli Ata destinatari di accertamento sanitario. Quel che prende un’altra direzione è la semplificazione nella gestione dei documenti. In questo modo, l’ente previdenziale si propone di arrivare a un flusso più lineare e chiaro.

Con la nuova normativa viene anche introdotta l’opportunità di gestire le domande relative a dipendenti deceduti, comprendendo anche gli adempimenti connessi.

Sistema unico per pubblico e privato

Viene introdotta anche la necessitò di documentazione aggiuntiva che andrà a supportare le valutazioni medico-legali. Quel che promette di semplificare ulteriormente la procedura, è l’introduzione di un sistema unico per il pubblico e il privato.

Con questo aggiornamento si compie un ulteriore ma decisivo passo nel percorso di trasferimento all’INPS degli accertamenti medico-legali per il comparto pubblico. Sono modifiche con cui l’Inps si propone di implementare le medesime modalità già operative per i lavoratori iscritti all’AGO. L’obiettivo finale è arrivare a una uniformità nelle procedure il cui beneficio sarà ottimizzare i tempi di lavorazione delle pratiche, nell’interesse dell’Inps stesso e in generale del sistema scolastico.