Si dilatano le tempistiche per quel che riguarda l’avvio e la conclusione dei percorsi abilitanti per la scuola secondaria primo e secondo grado. Ministero e sindacati concordano sul fatto che no ci sono più le tempistiche consone per bandire il secondo concorso scuola, quello strettamente connesso ai percorsi stessi, per la prossima primavera. Il concorso slitta così a dopo l’estate 2024, in modo da consentire l’organizzazione l’avvio e lo svolgimento dei percorsi in un contesto più comodo, in modo anche da consentire la partecipazione agli stessi del maggior numero possibile di candidati.
Cosa succede allora ai corsi da 60 e 30 CFU, che dovevano partire a breve? Ormai è certo che non partiranno entro il 2023. Più probabile venga fissato il loro avvio per le prime settimane del nuovo anno. Nel frattempo le Università hanno inviato richiesta di accreditamento per l’erogazione dei corsi (sulla base delle linee guida pubblicate da ANVUR) entro lo scorso 10 novembre.
Tutte le Università devono aver richiesto l’accreditamento per l’erogazione dei corsi da 60 CFU per avviare anche i percorsi da 30 CFU.
Le tempistiche suggeriscono che a questo punto, viste le scadenze fissate dal DPCM, il parere definitivo potrebbe arrivare entro il 20 dicembre.
Il passaggio successivo sarà costituito dal decreto che il MUR emanerà contenente l’offerta formativa per la singola università.
Per quel che riguarda l’accesso ai posti in caso di eccesso di domande, i sindacati propongono lo scaglionamento in modo da consentire a tutti di poter accedere alla possibilità di conseguire l’abilitazione, anche con tempi diversi.
Le nuove date per le assunzioni PNRR sono:
L’obiettivo Pnrr slitta al 2026, circa un anno e mezzo in più di tempo.
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