Proseguono i lavori di ministero e sindacati per arrivare a una soluzione in tempi brevi della situazione dei precari nel mondo della scuola che dia una risposta a quanti vivono da anni di contratti a tempo determinato, situazione che li penalizza in prima persona e va anche a svantaggio degli studenti privati della necessaria continuità didattica.
Per questo si è vicini a una svolta nel sistema di reclutamento degli insegnanti. Come accaduto per il rinnovo del contratto scuola, parte economica, il ministero non perde tempo e infatti ha già provveduto a inviare all’Unione Europa la nuova proposta relativa al reclutamento per conoscerne il parere.
Sarà necessario infatti che Bruxelles reputi questo progetto in linea con prospettive e strategie pensate dall’Europa.
Se la riforma dovesse essere attuata, consentirebbe per l’anno in corso di stabilizzare i docenti che possiedono tre annualità di servizio e hanno acquisito i 24 CFU. Perchè questo accada, la Commissione Europea dovrà posticipare al 2025 l’entrata in vigore del nuovo sistema di reclutamento.
Il progetto è di avviare il doppio canale di reclutamento mediante assunzione dei docenti dalle attuali graduatorie, con appositi percorsi formativi e prove. Questo consentirebbe di adeguare il sistema agli standard richiesti per la selettività delle procedure.
Sempre per quest’anno, prenderebbe il via una nuova fase transitoria finalizzata a immettere in ruolo a tempo indeterminato in vista di settembre 2023 i docenti utilizzando l’anno scolastico come prova e formazione. Sarebbe un percorso riservato ai docenti già presenti nelle GPS, che vedrebbero confermato il contratto a tempo determinato potendolo sfruttare come anno di tirocinio e di formazione per completare i cfu mancanti.
Il percorso prevede poi una prova scritta e una orale. In caso di esito positivo, il docente ottiene il ruolo. E’ una riforma pensata per gli insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado. Per i docenti idonei ai concorsi per infanzia e primaria dovrebbe essere previsto il completamento della formazione.
Entro un paio di settimane, con il benestare dell’Europa, il tutto dovrebbe prendere il via.
Vedi commenti
Ogni giorno c'è una nuova versione a riguardo i precari anche con 36 mesi.Fino ad oggi il precario è stato sempre precario e con queste incertezze sarà sempre precario !
In passato si è potuto vedere la multipla sfaccettature che risponde ai c.si per accedere all'insegnamento. Oggi g. Idem ma in ogniodo non c'è proprietà di condizioni.
E i collaboratori scolastici con più di 36mesi messi nel dimenticatorio
Se non erro si parla solo dei docenti di scuola secondaria.
La regola dei 36 mesi dovrebbe valere per tutti!
I docenti della scuola primaria e della scuola dell'infanzia per caso non esistono più?
E chi lavora nelle paritarie nulla, nemeno la possibilità di abilitarsi necessaria alla stabilizzazione 😡
Eh già, si deve chiedere all'Europa. Tanto l'Italia ha perso da tanti anni la sovranità. Siamo schiavi...
Sarà assunto chi lavora da 36 mesi tramite mad e spesso senza titoli (e non gli saràneanche chiesto di acquisire la laurea per essere assunto)..e chi intanto ha studiato per diventare docente e lavora da solo un anno resta fuori..e meno male che è il ministero del Merito!!
...mmm....ma chi si è regolarizzato....ha i 24 CFU ed è abilitato per la sua specifica classe di concorso? Farà l'anno di prova e la prova finale? Perché io prima ero in scuola privata e non ho 3 anni di servizio
Ah sì ...sono nelle GPS e sto facendo annualità in scuola secondaria di secondo grado
Noi che abbiamo vinto l ultimo concorso ordinario invece a casa?perché non assumere da quella graduatoria visto che gli idonei hanno passato un concorso statale!