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Aumento stipendio docenti: la richiesta eccessiva di 300€ dei sindacati blocca la trattativa, il rischio è che nemmeno quest’anno arrivino gli arretrati e i 50 euro netti in busta paga

Ancora lontana da una soluzione la questione relativa al rinnovo del contratto del personale scolastico, con particolare riferimento alla parte relativa all’aumento dello stipendio per docenti e personale Ata. Ci si aspettava dopo la definizione della riforma del reclutamento docenti un’accelerazione della trattativa, che potesse portare a una firma per fine agosto.

Sindacati divisi

Tutto sembrava portare a una conclusione in questo senso, ma all’interno dei sindacati si stanno formando schieramenti con punti di vista contrapposti che inevitabilmente comporteranno un ritardo nel perfezionamento della trattativa. Al momento pensare che si possa partire il prossimo anno scolastico con l’aumento dello stipendio in busta paga e il saldo degli arretrati diventa oltremodo utopistico.

L’hanno ammesso gli stessi sindacati, come Anief, che spingevano per la firma di un contratto ponte in tempi brevi che consentisse di accettare le cifre proposte dal ministero, per poi passare subito al tavolo della successiva trattativa, quella per il contratto scuola effettivamente in essere. Ma non sarà possibile.

Eccessivi i 300 euro lordi richiesti

Il ministero propendeva per questa soluzione, caratterizzata dal famoso aumento a tre cifre. Ritenuto però insufficiente dai sindacati. Che chiedono (non tutti) un adeguamento economico fino a 300 euro lordi. Cifra troppo lontana da quella messa a disposizione dal Governo di 90 euro lordi che, al netto, saranno 50 euro.

La soluzione potrebbe essere un gettito extra dalla prossima Legge di Bilancio, ma per fare questo bisognerà rimandare ancora. Al momento il budget a disposizione è di oltre 2 miliardi per un riconoscimento salariale, rispetto al 2018, del 3,8% che consentirebbe un aumento medio lordo in busta paga di 90 euro, dunque 50 euro netti.

Il pensiero dei docenti

A questi andrebbero aggiunti i 3mila euro di arretrati in media che i docenti riceverebbero per i mesi di contratto già scaduti. Per molti di loro una prospettiva non da poco considerato il momento. Al punto che il pensiero prevalente tra i docenti è che converrebbe accettare l’aumento, sia pur risicato, proposto dal Governo, che costituirebbe quantomeno una boccata di ossigeno, in attesa poi di un successivo rinnovo ancora più sostanzioso.

Ilaria Staffulani

Ilaria Staffulani  (redattrice) email: i.staffulani@libero.it Assistente Sociale presso la Pua di Bari, ama analizzare le tematiche relative il mondo della scuola e dell'istruzione da un punto di vista sociologico e culturale. Specializzata in approfondimenti sulle necessità degli studenti e del mondo della scuola in generale.

Vedi commenti

  • Perché gli altri statali, non scuola, hanno già avuto un aumento, e, di fatto, superiore ai 90 euro proposti?

  • È quello che mi chiedo anch'io, forse perché nella testa delle persone noi siamo una categoria privilegiata con tre, ma che dico 4 mesi di ferie all'anno.

  • PA sempre prima ed in carrozza, insegnanti alla fame e allo sbando. Che i sindacati si facciano da parte, non ce la facciamo più, meglio pochi maledetti e subito (ma come ponte). Mi vergogno di questo arco 'costituzionale' che ci ignora.

  • 300 Euro eccessiva??? Eccessivamente bassa! Aspettiamo sempre il prossimo contratto per un aumento non insultante per la nostra professione ed il nostro ruolo. Prossimo contratto che non arriva mai!

  • Sindacati divisi sugli aumenti da erogare sapendo benissimo che le somme stanziate sono queste e dal governo nessun ripo di aumenti può arrivare ecco perche dico sindacati divisi ma per fede politica non per gli aumenti definitivi irrisori peraltro poi non sono come si vuole affermare 50 euri netti ma si parte dai 90lordi a cui aggiungere indennità di vacanza contrattuale 116 lordi che in base anzianità di servizio arriverebbero anche ai 200 lordi in busta quindi base netta dai 75 ai 140 con base di arretrati dai 3000 ai 4500 euri soldi già stanziati ed esigibili da subito in questo periodo data la crisi farebbero comodo a chiunque si tratta di contratto scaduto 2019 2021 poi sul nuovo contratto 2022 2024 si inizia a discutere sugli aumenti a 3 cifre. Si vuole aspettare fine anno per avere più soldi con la prossima legge di bilancio bene aumenti contrattuali e relativi arretrati diventeranno utopistici facendo felice il governo e alcuni sindacati nel far risparmiare 2miliardi di euro già stanziati col rischio dato che si parla di contratto 2019 2021 gia ampiamente scaduto come già successo nel passato data la mole di arretrati il governo potrebbe erogare con decreto arretrati a forfait ovverosia un tantum da miseria

  • Secondo me fanno tutti apposta pur di tirare avanti e alla fine avremo la stessa cifra cioè 90 euro.

  • Scusa Michele, un'informazione, sei sicuro che la vacanza non sia già ricompresa nei 90 lordi?

  • Meglio fare senza i sindacati, occorrerebbe un movimento politico per i lavoratori della scuola e del pubblico impiego. Solo così questa categoria potrebbe tutelare i suoi interessi. Dico Lavoratori, Se ci contiamo abbiamo i numeri per non dipendere da nessuno.

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