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Aumento stipendio docenti: la beffa non è solo una busta paga irrisoria ma soprattutto una progressione stipendiale troppo lenta, serve tutta la carriera per arrivare al massimo

La contrattazione per il rinnovo del contratto scuola prosegue, e i sindacati cercano di ottenere il migliori risultato possibile dato dalla combinazione tra urgenza di arrivare a una soluzione e necessità di garantire una cifra ragionevole nelle buste paga dei docenti, compatibilmente con le disponibilità del ministero. Aumento che si traduce direttamente nel saldo anche degli arretrati spettanti.

Docenti italiani tra i meno pagati in Europa

Nelle prossime contrattazioni, i sindacati oltre all’aumento stipendiale dovranno anche affrontare un’altra questione, quella relativa alla tempistica necessaria per ottenere il massimo della retribuzione. Per i docenti è necessario completare tutta la carriera per arrivare a questo beneficio.

Lo studio effettuato nell’ultimo Quaderno Eurydice “Insegnanti in Europa: Carriera, sviluppo professionale e benessere“, sottolinea ancora una volta come i docenti siano tra i lavoratori meno pagati a parità di preparazione scolastica. Il confronto con i colleghi europei è spesso impietoso, e lo confermano anche i sondaggi che mostrano l’insoddisfazione dei docenti italiani, rispetto a quelli di altri Paesi come Austria e Belgio (Comunità fiamminga) in cui la gran parte degli insegnanti interpellati dichiarano di essere soddisfatti o molto soddisfatti del proprio stipendio.

La progressione stipendiale

I docenti italiani invece devono fare i conti con la progressione lenta e con un aumento dello stipendio irrisorio rispetto ad altri paesi. In Italia, gli insegnanti devono lavorare per 35 anni per raggiungere il massimo dello stipendio, che è circa il 50% in più dello stipendio iniziale.

Le cifre sul piatto

Dunque nei prossimi rinnovi di contratto scuola, i sindacati dovranno affrontare non solo il tema di quanto un docente guadagna, ma anche di quanto tempo impiega per progredire e ottenere il massimo dalla sua carriera. Per quanto riguarda gli aumenti degli stipendi attuali, sulla base del nuovo contratto scuola, il governo non può andare oltre i 2 miliardi di aumento che porteranno a non più di 50 euro netti di aumenti in busta paga e 2-3mila euro in media di arretrati.

Ilaria Staffulani

Ilaria Staffulani  (redattrice) email: i.staffulani@libero.it Assistente Sociale presso la Pua di Bari, ama analizzare le tematiche relative il mondo della scuola e dell'istruzione da un punto di vista sociologico e culturale. Specializzata in approfondimenti sulle necessità degli studenti e del mondo della scuola in generale.

Vedi commenti

  • Sarebbe ora di firmare il contratto già scaduto,pochi maledetti e subito,i soldi servono

  • Spero che tutti i soldi che prendono i politici, gli possano servire per comprarsi le medicine.

  • Lo sciopero nn serve a te ti tolgono e ai sindacati se li spendono x fare pranzi e cene

  • Lo sciopero a noi docenti costa e sarebbe azione autolesionista!ma i sindacati che gia paghiamo per farsi portavoce dei nostri diritti che fanno?loro devono trovare il modo per protestare e difendere i nostri diritti!siamo la classe di lavoratori piu bistrattata in iltalia e nel mondo!e basta guardare al nuovo sistema di reclutamento .pietoso e infinito .per rendersi conto in che mano siamo.governative e sindacali!nn hanno voce in capitolo!si spendono tanti soldi per diventare docenti .e tanta fatica poiche e una delle carriere piu lunghe .e mal pagate!la colpa e solo dei sindacati..che non difendono i nostri diritti!

  • L"unica mossa da fare..... è quella per coloro ancora iscritti a qualche sigla sindacale , di cancellarsi tutti nell'arco di 24 ore .
    Vedreste Vine lo firmano dubito questo contratto .
    Aspettare la nuova finanziaria per un contratto scaduto da tempo.
    Che presa in girooooooo

  • Firmate questo cavolo di contratto e dateci subito i nostri arretrati. Giocate sulla nostra pelle sindacati e governo. Voi avete però le tasche piene. Vergognatevi

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