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Riforma contratto scuola: 3mila euro subito di arretrati per docenti e Ata e 100 euro di aumento già stanziati, per poi discutere subito il prossimo rinnovo

Prosegue la trattativa per il rinnovo del contratto “Istruzione e Ricerca” 2019/21. Una delle questioni più rilevanti e sulle quali sarà complicato trovare un’intesa è sicuramente quella economica, inerente l’aumento dello stipendio dei dipendenti e il pagamento degli arretrati.

Contratto già scaduto

I sindacati sperano di chiudere in fretta la trattativa, partendo dal presupposto che si tratta del rinnovo di un contratto ce nasce già vecchio, o per meglio dire scaduto, e che sarà necessario iniziare subito a discutere il prossimo, che sarebbe poi quello che dovrebbe essere attualmente in vigore.

L’attesa è quindi per capire quali parametri verranno inseriti nel contratto scuola attuale e quali saranno le prospettive per quello che regolamenterà il contratto 2022/24.

“Quello che serve ai lavoratori della scuola è un contratto ‘ponte’ proprio perché il periodo 2019-2021 è trascorso e l’inflazione ha raggiunto livelli impressionanti, l’Istat ci ha detto che nell’ultimo anno siamo arrivati ad un incremento del 6% dell’aumento del costo della vita. Come si può pensare di fronteggiare un’inflazione del genere con un solo aumento della busta paga negli ultimi 12 anni, quello del 3,48% del 2018?” sostiene Anief.

Le cifre disponibili

Gli elementi su cui si basa la trattativa parlano di un budget disponibile di circa 2 miliardi, che consentirebbe di concedere un incremento del 3,8%, cioè circa 90 euro lordi, dunque 50-55 euro netti in busta paga. Ai 90 euro, poi, va aggiunta il taglio cuneo e a luglio arriveranno anche i 200 euro decisi dal governo contro l’aumento dei prezzi. molto meno per gli Ata, ai quali si conferirà un aumento massimo dello 0,55, equivalenti a 10-12 euro aggiuntivi.

I sindacati sperano, nel corso della trattativa, di riuscire a strappare un sì dal ministero che porti a un aumento di 102-105 euro lordi, equivalenti alle famose tre cifre del Patto per la scuola firmato un anno fa a Palazzo Chigi, che rappresenterebbero un traguardo minimo e simbolico.

Gli arretrati

“Già nel primo incontro all’Aran – continua Pacifico – abbiamo detto qual è la strada da intraprendere: recuperare gli arretrati, circa 3mila euro, e portare a casa di docenti e Ata i 100 euro di aumento già stanziati, per poi affrontare nel contratto 2022-2024 un rinnovo più sostanzioso e anche le modifiche normative, stavolta finalmente indirizzate verso la parità di trattamento tra personale precario e di ruolo, specifiche indennità (per il rischio biologico, le sedi disagiate e altre), con nuovi profili professionali Ata, la valorizzazione dei Dsga e dello staff dell’autonomia. Nel frattempo spetterà al Parlamento, ora al Senato, andare a cambiare quel Decreto Legge n. 36 pubblicato lo scorso 30 aprile in Gazzetta ufficiale contro il quale dopodomani sciopereremo con manifestazione in piazza Santi Apostoli a Roma. Governo e parte pubblica è bene che sappiano che le due ‘partite’, contratto e decreto di riforma del reclutamento più formazione, sono legate a doppio filo: gli accordi da prendere – conclude il sindacalista autonomo – devono poggiare su un piano di coerenza”.

Ilaria Staffulani

Ilaria Staffulani  (redattrice) email: i.staffulani@libero.it Assistente Sociale presso la Pua di Bari, ama analizzare le tematiche relative il mondo della scuola e dell'istruzione da un punto di vista sociologico e culturale. Specializzata in approfondimenti sulle necessità degli studenti e del mondo della scuola in generale.

Vedi commenti

  • Il contenuto esplica in maniera accurata è completa tutti i risvolti contrattuali ipotizzando anche quelli in divenire, grazie

  • Ormai non ci considera più nessuno.
    Allora perché continuare a lavorare un contratto scaduto e stipendio da fame?
    Perché non scioperare ad oltranza?

    • Poichè sono tutti dei conigli o pecoroni senza dignità e/o personalità votata alla giustizia nello stato oggettivo degli avvenimenti.

  • Uffici centrali ed altri enti con contratti gia' firmati da tempo, perche' i contratti della scuola vengono sempre messi da parte come se la scuola fosse considerata poco utile in questa attuale società?
    Siamo diventati quasi gli ultimi della classe grazie alle varie riforme che negli ultimi anni hanno visto retrocedere l'Italia. Aspettiamo con poca fiducia risvolti positivi.

  • Nn so perché da quando sono inserita in questo contesto scuola nn sento altri che PAROPE PAROLE PAROLE chi nn può fare fronte alle esigenze della vita perde la dignità ed è quello che sta succedendo a gran parte degli inss in Italia di sciopera?ma x protagonismo. I risultati?un cappello x metterci la monetina della miseria ma lasciatemi stare

  • Non ho niente a che vedere con la scuola ma mi sembra assurdo che lo stipendio di un DSGA sia di neanche 1500€ con le responsabilità che gli vengono date; oggi nella sanità pubblica con titolo di studio licenza media senza nessuna responsabilità lo stipendio è poco inferiore si 1600€ Che storture.

  • Parole parole parole non si viene a capo di niente facciamo la fame tutti i mesi datevi una mossa

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