Tutto pronto per le prove preselettive inerenti l’accesso al VII ciclo del TFA Sostegno. Una procedura particolarmente importante per i diretti interessati, per le scuole, e per le famiglie destinatarie del servizio perchè consente di acquisire la specializzazione per fare didattica speciale nelle classi con alunni disabili. Ed è noto come nella scuola italiana si tratta di un nervo scoperto, che impedisce a chi ne ha diritto e bisogno di avere il supporto necessario.
Le polemiche non mancano, perchè si riscontra una discrepanza eccessiva tra il numero spropositato di posti e la decisione da parte del ministero dell’Istruzione, tramite apposito Decreto, di avviare i corsi solo per 25.874 candidati.
In ogni caso, hanno preso il via le prove di accesso e i candidati dovranno cimentarsi con un test preselettivo, al via oggi per la scuola dell’infanzia, una o più prove scritte e da una prova orale.
Subito dopo sarà la volta delle preselettive per la primaria, e infine il 26 maggio, per la scuola secondaria I grado; il 27 maggio, si conclude il programma con le prove preselettive per la scuola secondaria II grado. Ma ci sono anche alcuni casi in cui lo svolgimento delle verifiche preselettive non si svolgerà e gli aspiranti corsisti passeranno direttamente agli scritti.
“È assurdo che siano stati banditi solo 25mila posti – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, durante un’intervista radiofonica ad Italia Stampa – è già abbiamo dimostrato nella precedente edizione dei corsi di specializzazione che i posti disponibili erano 45.000. In effetti, la norma prevede che la quantità di corsisti debba essere individuata in base alle effettive esigenze, tutto questo è stato ancora una volta ignorato dall’amministrazione. Come Anief siamo quindi convinti che chiunque sarà escluso dalle prove preselettive potrà presentare ricorso e così inserirsi per frequentare il Tfa, anche stavolta – conclude il sindacalista autonomo – bandito con numeri esigui di posti rispetto alle effettive esigenze”.
Anche il senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione Cultura a Palazzo Madama, interviene sulla questione: “Dall’agosto 2020 -spiega Pittoni – è depositato il mio ddl 1920, mai calendarizzato, che tra le altre cose affronta alla radice la questione del cambio continuo di insegnanti di sostegno (anche 3/4 volte nell’arco dell’anno scolastico). Prevede 50.000 nuove cattedre di diritto sul sostegno per riportare l’avvicendarsi di docenti alla normalità (costo netto tra gli 800 e i 900 milioni di euro)“.
“Il problema infatti è legato principalmente all’alta percentuale di precari, spesso neanche specializzati per carenza di posti nei corsi di specializzazione, peraltro concentrati in alcune aree del Paese quando di frequente il lavoro è altrove” – aggiunge Pittoni – .
“Questione che ho portato più volte all’attenzione del ministro dell’Università Cristina Messa, suggerendole pure come intervenire visto che, grazie a una nostra norma presente nella riforma universitaria del 2010, dispone di una quota premiale di quasi 2 miliardi e mezzo con cui se necessario può incentivare anche tali corsi“, conclude il senatore leghista.
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Salve! Ho una laurea in psicologia vecchio ordinamento +24 cfu ma non posso partecipare alle prove preselettive perché devo fare l'adeguamento alla classe di concorso e invece con un semplice diploma ITP si può accedere e intanto i prof che esercitano su sostegno non solo non sono specializzati ma hanno formazioni lontanissime dalla tipologia di lavoro che vanno a svolgere. Mi sembra veramente ingiusto!!