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Aumento stipendi scuola: arrivano i 2500€ di arretrati

Il mese di aprile sarà caratterizzato da una decisa accelerazione sul tema del rinnovo contrattuale del comparto scuola. Un rinnovo in stand by ormai da tropo tempo, che sta comportando tra le altre cose l’attesa per l’aumento degli stipendi in modo che possano essere adeguati all’aumento del costo della vita ed equiparati a quelli europei e a quelli del resto della pubblica amministrazione.

In arrivo 2500 euro di arretrati

“Messe alle spalle le operazioni di nomina delle nuove Rsu d’istituto, in attesa dei risultati definitivi, è ora tempo di concentrarci sul rinnovo contrattuale del pubblico impiego: c’era un impegno in questo senso da parte dell’amministrazione, attendiamo una convocazione a breve, partendo dai 2.500 euro di arretrati e i 107 di aumento medio a dipendente del triennio 2018/2021”. A dichiararlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: rivolgendosi al Governo, il sindacalista chiede di “aprire subito le trattative presso l’Aran perché ci sono dei comparti pubblici, come Istruzione, Università e Ricerca, che non ce la fanno più ad attendere: bisogna dare loro le risorse promesse e aggiungerne ovviamente delle altre”.

Recuperare 20 punti di inflazione

Il leader dell’Anief è preoccupato, “perché dal 2008 si sono accumulati 20 punti di inflazione, a fronte, se diamo già per acquisito l’aumento di poco superiore al 4% del triennio passato, di non oltre il 7,5% di recupero stipendiale. Quindi, occorre sedersi al tavolo e capire come fare per recuperare ancora un buon 12% di inflazione che oggi impoverisce ancora di più i dipendenti pubblici, a partire da docenti e Ata che guadagnano tra il 30% e il 50% in meno di un collega del centro Europa”.

L’obiettivo è 25mila euro di arretrati e 272 euro di aumento medio

La richiesta di Anief è di rimborsare al personale scolastico 25mila euro di arretrati e 272 euro medi per ogni lavoratore della pubblica amministrazione: “Per i dipendenti della scuola – conclude Pacifico – è una necessità impellente, che non può certo limitarsi al piccolo aumento che va dai 3 ai 10 euro introdotto con l’indennità di vacanza contrattuale. Non si può continuare a parlare di valorizzazione del personale della scuola, che ha compiti di formazione dei nostri giovani, ed incentivarlo poi con somme irrisorie”.

Ilaria Staffulani

Ilaria Staffulani  (redattrice) email: i.staffulani@libero.it Assistente Sociale presso la Pua di Bari, ama analizzare le tematiche relative il mondo della scuola e dell'istruzione da un punto di vista sociologico e culturale. Specializzata in approfondimenti sulle necessità degli studenti e del mondo della scuola in generale.

Vedi commenti

  • Occorrono i fatti ! Troppo tempo tra il dire ed il fare .... ed il "fare" non e' neanche sicuro.

  • Troppe parole...troppo pochi i fatti....ormai non ci crede più nessuno ai sindacati,io per prima

  • ai voglia a parlare ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.... purtroppo non c'è niente da fare.... l'unica soluzione è incrociare le braccia per una settimana e poi vedremo

  • Ma finitela di prendere in giro la gente è alla disperazione dovevano darlo a marzo non ci sarà neanche ad aprile forse a maggio ma una miseriaaaaaa vergognoso come illudete.

  • In questo articolo si parla di 25.000 di arretrati, smetterla di gettare benzina sul fuoco, gli insegnanti, con tutti i rincari delle utenze e delle spese, sono MOLTO arrabbiati perché siamo ormai nella fascia dei nuovi poveri e con queste notizie ci sentiamo presi in giro. Tacete
    sindacati tanto non servite a nulla con noi vi riempite solo la vostra pancia...3€ di aumento l' elemosina. VERGOGNATEVI

  • Dei docenti andati in pensione a partire dal 2010/2019 non se ne parla propio. Io ho perso anche scatti di anzianità ma naturalmente non interessiamo a nessuno.

  • Recuperare per primo li scatto 2013,altrimenti che aumenti .Vergogna asdoluta

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