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Riaperture scuole gennaio 2022: Abruzzo rinvia al 10, Campania a febbraio?

Si comincia a ragionare seriamente sulla riapertura scuole a gennaio 2022 in virtù di una curva dei contagi che continua a salire e che probabilmente manifesterà il suo picco proprio a ridosso dell’Epifania, quando il ritorno ni classe degli studenti italiani sarà imminente. A livello nazionale il Governo e il ministero dell’istruzione continuano a spingere per un ritorno in classe all’insegna della normalità, senza didattica a distanza e nel rispetto dei calendari scolastici regionali stabiliti a inizio anno.

Ritorno a scuola in Abruzzo: slitta al 10 gennaio

Ma al tempo stesso, viene lasciata ampia discrezione a livello locale per prendere decisioni che si concilino con eventuali esigenze specifiche. In Abruzzo ad esempio si è già deciso di far slittare a lunedì 10 gennaio la riapertura delle scuole di ogni ordine e grado in Abruzzo. Lo stabilisce un’ordinanza regionale firmata dal presidente Marsilio. Il rientro degli studenti era previsto per venerdì 7 gennaio 2022.

“Al tempo stesso – rende noto l’assessore regionale all’Istruzione, Pietro Quaresimale – viene prevista l’attivazione di una campagna di screening nelle scuole di ogni ordine e grado dal 7 al 9 gennaio, mediante testing antigenici rapidi di ultima generazione demandandone alle Asl le modalità organizzative. Tale provvedimento si è reso necessario alla luce dell’andamento dell’attuale situazione epidemiologica”. “Bisogna cominciare a ragionare seriamente sulla riapertura dell’anno scolastico. Mi auguro che sia possibile nei prossimi giorni fare un ragionamento pacato e responsabile”.

De Luca pensa a un mese di rinvio

Ma altre regioni nei prossimi giorni potrebbero prendere decisioni analoghe, se non più drastiche. E’ il caso della Campania, dove il presidente Vincenzo De Luca ipotizza la necessità di posticipare il rientro e di “utilizzare un mese di tempo per ampliare per quanto più possibile l’area di vaccinazione per i bambini più piccoli, per arrivare magari a fine gennaio e riaprire le scuole in condizioni di maggiore sicurezza”.

De Luca ha sottolineato che attualmente “il grosso del contagio riguarda oggi la fascia di età 0-16 anni. Riteniamo – ha domandato De Luca – che si possa procedere all’apertura dell’anno scolastico il 10 gennaio in condizioni di tranquillità sanitaria e psicologica per le famiglie? So bene che è un tema delicatissimo. Abbiamo lavorato in questi mesi per non chiudere le scuole, è una parte del piccolo miracolo che abbiamo fatto in Campania, ma pensate che una mamma o un papà, se in una classe c’è un bambino positivo, anche se non c’è la didattica a distanza manderà a scuola il proprio bambino? Ragioniamoci, abbiamo qualche giorno di tempo. A me sembrerebbe più ragionevole utilizzare un mese di tempo per ampliare per quanto più possibile l’area di vaccinazione per i bambini più piccoli, per arrivare magari a fine gennaio e riaprire le scuole in condizioni di maggiore sicurezza”.

Sergio De Napoli

Sergio De Napoli (giornalista pubblicista tessera n° 12534) email: dottorsport@libero.it Giornalista dal 2007, esperto di tutti i temi che riguardano il mondo della scuola e dell'istruzione. Esperienza pluriennale in redazioni come "Puglia" e "Barisera", mi sono specializzato negli anni sulle tematiche che riguardano il mondo dei docenti e del personale scolastico.

Vedi commenti

  • Concordo pienamente. In qualità di insegnante di scuola primaria, ho visto le classi già decimate, ancor prima delle festività

  • Spero tanto in una dad fino a inizio febbraio almeno.. altrimenti sarò costretta a fare perdere giorni di scuola si miei figli perché non li manderò i primi 15 giorni..

  • De Luca ha ragione, in classe di mia figlia hanno finito in DAD prima delle feste natalizie. Non credo che la situazione epidemiologica sia attualmente migliore.

  • Credo che sia il caso di estendere l'ordinanza a tutte le scuole di ogni ordine e grado in attesa che la curva dei contagi sia in fase discendente. La didattica mista non è una buona soluzione, o tutti in classe in presenza o tutti in DAD

  • Pienamente d'accordo! Il 23 dicembre abbiamo chiuso l'anno scolastico con 3 classi su 20! Erano tutti in quarantena. Adesso con il rialzo dei contagi sarebbe assurdo andare in presenza, per poi chiudere subito.

  • Presidente fa benissimo a rinviare l' apertura delle scuole!! A CAPRI ci sono tantissimi casi e il virus si
    sta diffondendo in modo esponenziale . Le nostre scuole a dicembre erano piene di positivi.
    Ci vuole un lockdown sull isola per almeno 3 settimane anche perché non si rispettano le regole e le quarantena.
    Confido in lei caro De Luca!!!
    Saluti
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  • De Luca non si smentisce. La Campania è la Regione che dal marzo 2020 ha visto i suoi studenti stare meno giorni sui banchi di scuola, e le statistiche sulla preparazione dei nostri ragazzi sono state impietose. Ma tant'è. Evidentemente della cultura e dell'istruzione al popolo campano importa poco, e il nostro governatore si regola di conseguenza.

  • Sono d'accordo col governatore De Luca che poi alla fine sono solo 13 15 gg di scuola ma per noi genitori sarebbe una forma di protezione nei confronti dei nostri figli.
    Perché poi se si guardano i numeri nazionali e sarebbe bene chiudere fino a febbraio di ogni ordine e grado chi vuole tenerle aperte non guarda i numeri ma altro....

  • Io sono uno studente dell'istituto tecnico nautico di ortona e volevo dire che per la fine di gennaio e meglio perché nel tempo previsto ci può essere un ritorno in dad per diminuire i conteggi visto che io e moltri altri studenti prendono treni e autobus che non rispettano le norme igieniche e c'è un alto rischio di prendere il covid io vi prego leggete questo commento parlo a mio nome come tutti gli studenti non voglio portare il covid in casa mia con mia mamma e mio padre che sono fragili vi prego fate questo per noi che soffriamo

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