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Decreto scuola Green Pass: 1000€ di multa per le irregolarità

Il tema del Green Pass sta caratterizzando questa lenta e afosa marcia di avvicinamento al ritorno a scuola di settembre. Per alcune regioni il rientro è abbastanza vicino, per altre un po’ meno. Decreto scuola Green Pass è realtà. In ogni caso, nonostante la percentuale di non vaccinati sia bassa, c’è molta curiosità mista ad apprensione per capire le esatte modalità di applicazione di una legge ormai pubblicata in Gazzetta Ufficiale, e che da settembre, dal 1° giorno, avrà efficacia.

Le sanzioni

Chiarito che non ci sarà licenziamento per chi non ha Green Pass, ma impossibilità di accedere alla scuola con conseguenza assenza ingiustificata che protratta per cinque giorni porterà a sospensione e niente stipendio, ci si chiede chi dovrà controllare.

In questo senso, la responsabilità maggiore sembra ricadere sui Dirigenti scolastici, che sembrano destinati a dover presenziare sulla soglia degli istituti scolastici per controllare che tutti i docenti e i membri del personale Ata dispongano del Green Pass.

Chi controllerà

Le modalità, sono ancora tutte da chiarire. Basterà un controllo una tantum, o dovrà essere quotidiano. E chi controllerà i dirigenti scolastici stessi? E soprattutto, che sanzioni potranno esserci se dovesse avvenire un controllo che dovesse accertare la presenza in istituto di un docente o di un dipendente della scuola sprovvisto del Green Pass?

Il provvedimento emanato dal governo sancisce che sarà compito dei dirigenti scolastici controllare e vigilare. E che qualora emergesse qualche irregolarità, le multe elevate arriverebbero fino a 1000 euro.

Ma su questo tema ci sono ancora alcuni dettagli da limare. La sottosegretaria all’Istruzione, Barbara Floridia si fa portavoce dell’inevitabile malumore che serpeggia nel mondo della scuola e in particolare tra docenti, personale Ata e dirigenti stessi, che non hanno ancora ben chiara la situazione.

Leggi anche: Green Pass scuola: niente licenziamento per chi non si vaccina

Malumore tra i docenti e non solo

Senza chiarezza della norma, infatti, la paura di incorrere in sanzioni, anche involontarie, è grande. E nessuno ha voglia di perdere uno stipendio solo per non aver capito come gestire il tutto.

Proprio l’aspetto della sanzione viene vista come una politica di polizia che mal si concilia con lo spirito di abnegazione e di sacrificio mostrato negli anni dai docenti della scuola italiana, sottopagati e poco tutelati. Che addirittura adesso vivono la situazione come se fossero loro quelli “pericolosi” per il mondo della scuola. Ovviamente non è così, ma è chiaro che il sentimento comune che monta poi differisce facilmente anche dalla realtà.

Altro aspetto da chiarire riguarda quello organizzativo, e attiene compiti come rilevazione della temperatura (a casa o a scuola?), elenco preciso di chi dovrà avere il Green Pass all’interno del mondo della scuola e frequenza dei controlli. Il Governo si è mosso per tempo, resta tutto il mese di agosto per chiarire gli ultimi dettagli.

Ilaria Staffulani

Ilaria Staffulani  (redattrice) email: i.staffulani@libero.it Assistente Sociale presso la Pua di Bari, ama analizzare le tematiche relative il mondo della scuola e dell'istruzione da un punto di vista sociologico e culturale. Specializzata in approfondimenti sulle necessità degli studenti e del mondo della scuola in generale.

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  • Semplice...le scuole restano chiuse!...Nessuno si presenta dal Preside al personale Ata....Sciopero generale....si fanno tanti scioperi per motivi meno gravi,si scioperasse per una giusta causa che interessa tutti...violazione della liberta individuale e accanimento terapeutico.

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