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Graduatorie Ata terza fascia: il dramma dei 30mila candidati ‘bocciati’ dal Ministero

Sono 30mila in tutta Italia i candidati alle supplenze Personale Ata che hanno commesso errori nella compilazione della domanda per le graduatorie di terza fascia e che dunque resteranno fuori. Per il Ministero, un numero trascurabile in proporzione alle due milioni circa di domande inoltrate a livello nazionale.

Per il Ministero nessun malfunzionamento

Ma come sempre, in questi piccoli, o grandi numeri, come si preferisce definirli, ci sono persone, famiglie, aspettative, preoccupazioni. E dunque potrebbero celarsi 30mila potenziali piccoli drammi dietro tutti coloro i quali, per errore, non hanno scelto le 29 scuole o non hanno aggiornato i servizi.

La pubblicazione delle graduatorie provvisorie di terza fascia del personale ATA (amministrativo-tecnico-ausiliare) è già iniziata e procede alacremente. Sono poche le province che non hanno ancora completato la pubblicazione provvisoria, propedeutica a quella definitiva. C’è tempo dieci giorni per verificare la propria posizione. E così sarà possibile controllare il punteggio ed altri errori “materiali”, in modo da poter presentare ricorso.

Come verificare la propria posizione

Se non riuscite a trovare la vostra posizione su Istanze Online, visualizzando il simboletto divieto, potete verificare anche direttamente sui siti delle istituzioni scolastiche dove è stata presentata la domanda. Con il controllo incrociato, potrete avere la conferma e capire quando attendere la pubblicazione. Che dovrebbe in ogni caso arrivare a breve, perchè agosto si avvicina e dunque è necessario completare l’iter che porterà ai contratti per chi verrà assunto.

Poi sarà il tempo delle polemiche ed eventualmente dei ricorsi. I sindacati, che hanno chiesto un incontro al ministero ottenendolo con ritardo, sono sul piede di guerra. Il Ministero ha rigettato qualunque illazione sul malfunzionamento della piattaforma. I sindacati insistono. Non è escluso che i 30mila sopra citati possano pensare a un maxi ricorso collettivo. In quel caso, a pagarne le conseguenze, sarebbero coloro i quali hanno completato tutto senza problemi. E ne risentirebbe il sistema scolastico in generale.

Sergio De Napoli

Sergio De Napoli (giornalista pubblicista tessera n° 12534) email: dottorsport@libero.it Giornalista dal 2007, esperto di tutti i temi che riguardano il mondo della scuola e dell'istruzione. Esperienza pluriennale in redazioni come "Puglia" e "Barisera", mi sono specializzato negli anni sulle tematiche che riguardano il mondo dei docenti e del personale scolastico.

Vedi commenti

  • Che la piattaforma fosse instabile non cinsono dubbi. Io mi sono recata presso un sindacato e quando il funzionario ha inserito le mie credenziali non è riuscita ad entrare. Dopo quattro tentativi con credenziali e spid abbiamo dovuto desistere. Il funzionario ha accolto una persona dopo di me, il sistema si è sbloccato e solo dopo dieci sono riuscita ad accedere alla mia pagina di istanze online. Il sistema ha continuato ad essere instabile e più volte ha dovuto verificare i dati. Dopodiché è riuscita a chiudere la pratica e mi ha dato una copia cartacea. Peccato che le scuole, nonostante siano già caricate da sei anni nel sistema, non ci fossero. Se pago un funzionario per fare questo lavoro, evidentemente non mi fido delle mie verifiche o no? Non mi sembra che sia meno errore materiale cliccare su conferma o aggiorna piuttosto che sbagliare una data o non inserire un titolo. Ma forse una digitazione non vale quanto un'altra quando si tratta di escludere chi durante il covid ha lavorato con l'infanzia nonostante i rischi corsi per la vita. Ci vuole più serietà e saranno cause, giuste cause

  • Aggiungo inoltre che per le semplificazione io candidato non dovrei dover dare alla amministrazione dati che l'amministrazione ha già in possesso a meno che io non debba aggiornarli e il datosulla scelta delle scuole era già inserito e per me era una conferma. Dunque probabilmente se il problema è stata l'interpretazione dell'uso di un tasto, l'errore non doveva esistere perché il dato inserito e non da aggiornare doveva essere automaticamente considerato valido. Dopodiché attribuite alla scuole la facoltà di valutare l'errore materiale, ma le scuole non sanno come procedere perché il sidi in questo aspetto non prevede funzioni di aggiornamento. Dunque come dovrebbero procedere?

  • In ultimo per inciso, la persona che ha fatto la mia domanda aveva fatto per me altre tre domande che sono andate a buon fine di cui due di aggiornamentoe un nuovo inserimento, dunque non posso imputare l'incompetenza lei. È evidente che si è trattato di un errore materiale così come è altrettanto evidente e io e la signora che ha presentato la pratica dopo di me ne è testimone, che il sistema fosse instabile. Si aggiornava e consentiva l'accesso a salti con molta insistenza. È chiaro che una persona stressata non ha le stessa performance nelle prestazioni se ha da controllare il comportamento della piattaforma oltre alla pratica. Dopodiché a me purtroppo il danno materiale è stato fatto e se non si risolve con un ricorso, evidentemente dovrò trovare un valido consulente con buona pace di tutti

  • ps. Come sempre si guarda al dito. Non ci si accorge che 29000 che non lavorano andranno ad incrementare il collocamento con costi per il sostegno al reddito, con costi per il sistema giudiziario dovuti alle cause, con costi dunque a carico di tutti i contribuenti. È un controsenso che lo Stato che fonda la sua Costituzione sul lavoro escluda di sua volontà 29000 persone aventi i requisiti e con esperienza professionale nel settore dall'accesso al reddito, così come trovo poco serio essere rigidi dovr ci sono evidenti errori materiali, errori non meno materiali dell'inserimento corretto di una data o di altri aggiornamenti che è possibile fare attualmente attraverso il sidi. Però devo constatare che non c'è stata la stessa caparbietà e lo stesso rigore da parte dell'Ente dato che all'oggi, 22 luglio, ancora molti ata della terza fascia ancora non sono stati pagati gli stipendi di maggio e di giugno. Di questo nessuno si è preoccupato. Quando di chiede rigore è giusto essere altrettanto rigorosi nell'adempimento dei propri doveri

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