L’Italia diventa tutta zona rossa, il che comporta il divieto di spostamenti al di fuori dei comuni se non per comprovate ragioni da lavoro, casi di necessità o anche per motivi di salute. Per poter usufruire di questi diritti, va esibita in caso di controllo una autocertificazione
Autocertificazione per gli spostamenti: scarica qui il modulo
“Capisco le famiglie e i giovani – ha detto Conte -. Ma purtroppo tempo non ce n’è, i numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita dei contagi e delle persone decedute. Ai loro cari la vicinanza del governo e di tutti gli italiani. Le nostre abitudini vanno cambiate ora, dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia. Dobbiamo farlo subito e ci riusciremo se tutti lo faremo. Per questo abbiamo deciso di adottare misure ancora più stringenti per fermare il coronavirus e tutelare i cittadini. Siamo costretti a scegliere e a imporre sacrifici. Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con l’espressione: io resto a casa. Non ci sarà più una zona rossa, ci sarà un’Italia zona protetta. Su tutto il territorio da evitare spostamenti a meno che non siano motivati da comprovate ragioni da lavoro, casi di necessità o anche per motivi di salute. Aggiungiamo un divieto in assembramenti all’aperto o in luoghi pubblici”.
“Ho già informato il presidente della Repubblica del provvedimento”, ha continuato Conte, che ha confermato lo stop a tutte le manifestazioni sportive. “Non possiamo neppure consentire che proseguano le gare del campionato di calcio, dispiace dirlo, ma i tifosi devono prenderne atto. Dovranno rimanere chiuse le palestre per lo svolgimento di attività sportive. Ci sarà la sospensione dell’attività didattica fino al 3 aprile, vale per le scuole di tutti gli ordini e grado e alle università. Siamo flessibili, siamo sempre pronti a intervenire, ma per il momento fissato come termine quello già fissato per la Lombardia e le altre 14 province”. Si fermano dunque tutti i campionati, legittimando al massimo livello lo stop deciso da Coni e federazioni poche ore prima. Si “salvano” però le partite internazionali sul suolo italiano, almeno per il momento: “Resta consentito esclusivamente lo svolgimento degli eventi e delle competizioni sportive organizzati da organismi sportivi internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico”. Possibili anche gli allenamenti, sempre a porte chiuse, “degli atleti, professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Coni e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali”.
Conte ha spiegato che nei collegamenti con l’estero non cambia nulla: “Gli spostamenti degli italiani avverranno sempre a quelle condizioni, con verifiche e controlli. Vista l’emergenza il mio auspicio è di coinvolgere anche l’opposizione. Le rivolte nei carceri? Non possiamo accettare fughe e atti gravi. Adotteremo tutti i mezzi per contenere queste iniziative inaccettabili”.