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Salvini e la sterilizzazione della ladra Rom: “Torniamo al Medioevo in felpa”

“Questa maledetta ladra in carcere per trent’anni, messa in condizione di non avere più figli, e i suoi poveri bimbi dati in adozione a famiglie perbene. Punto”. Non usa mezzi termini in un tweet di Matteo Salvini per commentare un articolo del sito del Giornale dedicato alla storia di una donna rom dal titolo “Viene liberata perché è incinta: madame furto’ deruba un’invalida”.

Salvini invoca la sterilizzazione di una donna rom: “Ladra, in carcere in condizione di non fare più figli”.

Le reazioni non si sono fatte attendere:. “Ieri Salvini ha festeggiato su Twitter i 30 anni di carcere per una borseggiatrice – denuncia su Twitter il deputato Pd Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai – e casualmente oggi la Vita in diretta, nuova conduzione estiva, se ne occupa con grande clamore e spazio. Servilismo o disonestà intellettuale? Il capo autore lo fa direttamente il ministro?”.

Per il deputato dem Emanuele Fiano, “la giustizia non è la barbarie. Condannare, applicare le pene senza sconti, prevenire e reprimere il crimine, non possono voler dire, in Democrazia, oltrepassare il limite della civiltà, come fa Salvini prevedendo la sterilizzazione di questa persona. Non siamo usciti dal Medioevo per tornarci con la felpa”.

Per il leader della comunità rom, musicista e docente universitario Santino Spinelli (portavoce dell’Ucri, unione delle comunità romanès in Italia), “il linguaggio adottato dal Ministro è più confacente a un regime dittatoriale che a un sistema democratico dove vige lo stato di diritto. È terribile ascoltare queste parole poiché la sterilizzazione veniva praticata dai nazisti. Per un popolo che ha subito il genocidio da parte dei nazifascisti e che non è riconosciuto ufficialmente nella Giornata della Memoria, è davvero insopportabile”.

“Un conto – aggiunge Spinelli – è punire chi commette un reato secondo il codice penale, ben altro conto è aggiungere un surplus di pena solo perché si tratta di una persona rom. Il ministro dovrebbe occuparsi della grande evasione fiscale, delle grandi mafie e della grande corruzione che sottraggono grandi risorse allo Stato più che fare una continua campagna elettorale su donne e bambini inermi”.

“Quindici anni fa – conclude – queste dichiarazioni avrebbero comportato la rimozione immediata dall’incarico. Oggi si sta creando un clima pericolosissimo e questa deriva va fermata in tempo. Perché le istituzioni nazionali ed internazionali non intervengono? Il silenzio è connivenza”.