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Personale Ata: tagli al personale, organici in crisi

“Da oltre due anni evidenziamo la situazione di estrema gravità in cui verte il sistema scolastico pugliese, a causa di una carenza di personale ormai cronica, che costringe i lavoratori della Scuola a operare in condizioni assurde. A partire dalla legge di stabilità 2015, che ha ridotto di 2020 unità gli organici ed ha cancellato la possibilità di sostituzione del personale amministrativo e tecnico assente e, per brevi periodi, anche dei collaboratori scolastici, è stato un susseguirsi di penalizzazioni e umiliazioni che hanno ormai superato il limite della sopportazione”.







Lo ha dichiarato Gianni Verga, Segretario generale della UIL Scuola Puglia, nel corso dell’odierna assemblea del personale ATA, convocata dalla UIL e che ha registrato l’adesione delle altre sigle sindacali di categoria.

“Aumentano gli adempimenti – prosegue Verga – in barba allo snellimento ed alla dematerializzazione, invocando e richiamando “trasparenza ed oggettività” mentre si investono risorse in apparati e servizi tecnici esterni contro l’oggettiva necessità di garantire i servizi ordinari di uffici e segreterie e si finanzia la scuola privata anche attraverso le risorse dell’Unione Europea. La legge cosiddetta “Buona Scuola” ha volutamente minato l’autonomia scolastica e tenuto fuori da un processo di riorganizzazione i servizi amministrativi, tecnici e ausiliari con l’obiettivo di estraniare il personale ATA dalla insostituibile, complementare azione educativa della funzione e del sistema scuola”.

“Evidentemente, chi ci governa non conosce il mondo della scuola e della formazione, muovendosi piuttosto come un elefante in una cristalleria – attacca ancora il Segretario della UIL Scuola -. Non si può prescindere dal considerare che il supporto amministrativo e tecnico è funzionale al sistema, deve poter raggiungere obiettivi con certezza di tempi e procedure, con personale qualificato ed idoneo. Vogliamo partire dalla scelta, non condivisa con le OO.SS., di trasferire alle scuole i soprannumerari dell’Area Vasta e o della Croce Rossa o, ancora più grave, di docenti inidonei, “costretti” in segreteria? Vogliamo fare riferimento ai continui dimensionamenti o al trasferimento di fascicoli ed archivi? Ed ancora, agli adempimenti straordinari quali manutenzione edifici, infortuni, applicazione di sentenze, contenzioso? O ad adempimenti periodici quali bilanci, conguagli, pensioni, trasferimenti, graduatorie, progetti europei… Senza dimenticare che ora, afferma il Segretario Territoriale di Bari, Carlo Callea, gli adempimenti scaricati da Uffici finanziari, Regioni e Comuni, si aggiungono quelli dell’INPS che, con un colpo di mano e supportato dall’Ufficio Scolastico, si tenta di rimettere alle scuole, con l’onere della sistemazione contributiva e previdenziale delle posizioni individuali. All’aumento delle responsabilità e degli adempimenti – chiosa Verga – occorre rispondere con un’efficace piano di assunzioni supportato da un sostanziale aumento degli organici – più che determinarne il decremento – con situazioni di sano equilibrio di forze e capacità, cui si giunga dopo un reale confronto con i sindacati ed i lavoratori su strategie, organizzazione, formazione. Ormai è tempo di comprendere che l’organico del personale ATA non può più dipendere dal risultato di una mera equazione derivante dal decremento/incremento degli alunni, ma deve essere necessariamente collegato alla mole di lavoro, dei progetti e del decentramento amministrativo delegato alle segreterie scolastiche, senza trascurare che non è più rinviabile un organico potenziato anche per il personale ATA ”.

Ufficio Stampa UIL