Ata

Personale Ata 2021: assunzioni a luglio, come essere tra i primi

Non si è fatto in tempo ad archiviare il doloroso capitolo dei licenziamenti di luglio, ormai triste prassi consolidata degli ultimi anni che riguarda il personale ATA, che già si volge lo sguardo alle assunzioni per l’anno scolastico 2021/22. E’ infatti già il momento del conferimento degli incarichi derivanti dalle graduatorie ATA di I fascia (24 mesi). Il tutto correlato all’attesa pubblicazione delle graduatorie provvisorie. Le attenzioni si concentrano quindi sulla definizione del contingente e delle istruzioni operative.Personale Ata 2021: assunzioni a luglio, come essere tra i primi

Personale ATA 2021/22, circa 27mila posti disponibili

Al momento sono circa 27mila i posti disponibili per le assunzioni del Personale ATA, e grazie alle puntualizzazioni dei sindacati, è già possibile farsi un’idea della ripartizione dei posti divisi per profilo e provincia. Poi l’ultima parola passerà al Ministero delle Finanze, che ratificherà il numero preciso di posti da autorizzare.

Non è escluso che rispetto al passato, le nomine del Personale Ata possano arrivare già nelle prossime settimane, entro luglio.

Cosa fare per diventare Personale ATA

Per ambire all’immissione in ruolo come personale ATA, è necessario monitorare sui siti Usr e degli ambiti territoriali, l’avvenuta pubblicazione delle istruzioni operative. Questo consente di essere il più rapidi possibile nell’invio dell’istanza che consente poi la convocazione. Utile anche monitorare il sito di riferimento Istanze online, piattaforma dove trovare le istruzioni per le nomine in ruolo.

Fondamentale tenere con se gli accessi a POLIS per presentare subito istanza.

Ora non resta che attendere che gli Uffici Scolastici avranno pubblicato il calendario delle convocazioni per l’immissione in ruolo del personale ATA di I fascia, che vale la convocazione.

Chi avrà la bella notizia di essere neo-immesso, riceverà in assegnazione una sede di servizio provvisoria per l’a.s. 2021-22. Poi bisognerà aspettare la mobilità dell’anno successivo per quella definitiva.