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Graduatorie regionali ma non solo: tutti i percorsi agevolati per diventare insegnanti

La domanda che gli aspiranti docenti si pongono in questo momento è: come si farà a diventare insegnanti dopo la riforma? Per alcune tipologie di docenti nella fase transitoria sono previsti dei percorsi agevolati. Uno di questi prevede l’inserimento in una speciale Graduatoria regionale 2017/2018.

Ma come funzionano le graduatorie regionali 2017/2018 per insegnare nelle scuole secondarie e per diventare insegnanti di sostegno? In base a quanto stabilisce il decreto attuativo della Buona Scuola che ha riformato il sistema di reclutamento degli insegnanti, perno del meccanismo è una fase transitoria che porterà all’assunzione in tempi brevi dei circa 80 mila precari italiani.

Al momento, il decreto che riforma il reclutamento è strutturato in modo che dopo la laurea si partecipi a un concorso che darà accesso, in caso positivo, a un tirocinio triennale. Durante questo triennio verranno svolti due anni di insegnamento nelle scuole. Alla fine del triennio si giungerà alla tanto sospirata assunzione a tempo indeterminato.

Percorsi agevolati per l’accesso al ruolo sono però previsti per gli insegnanti precari. Una fase transitoria che dovrebbe comprendere il TFA III Ciclo, anche se come abbiamo spiegato in questo nostro approfondimento sul Tfa, la sua uscita è tutt’altro che certa.

Intraprendendo questa strada, si potrebbe arrivare all’inserimento nelle Graduatorie regionali 2017/2018. Si tratta di graduatorie riservate ai docenti in possesso dell’abilitazione disciplinare nella scuola secondaria o della specializzazione di sostegno. Di positivo c’è che per a questi docenti verrebbe risparmiata la fase delle prove scritte del concorso e i due anni di tirocinio. Per loro, scatta direttamente l’ammissione al terzo.

Se non ci saranno sorprese, gli insegnanti in possesso dell’abilitazione all’insegnamento nelle scuole secondarie o della specializzazione al sostegno saranno inseriti, entro l’a.s. 2017/2018, in una particolare Graduatoria regionale ad esaurimento in base al merito.

Per stilare questa graduatoria si terranno in considerazione i titoli e gli anni di servizio. Ma avrà un peso anche la valutazione ottenuta nel corso di una prova orale didattico-metodologica.

Per questi docenti ci sarà la possibilità di accedere direttamente al terzo anno di tirocinio, per poi diventare di ruolo.

Alle assunzioni dalle Graduatorie regionali dovrebbe essere riservata una quota di posti vacanti decrescente fino al loro esaurimento.

Altra possibilità per diventare insegnante di ruolo, accedere a una fase transitoria con percorsi agevolati per i docenti che già insegnano nelle scuole. Qui valgono esperienza e titoli.

Si prevede che il 50% dei posti vacanti ogni anno sarà riservato alle assunzioni dalle GaE, fino al loro completo esaurimento. Poi si attingerà dalle graduatorie di merito dell’ultimo Concorso Scuola, compreso il 10% di idonei.

Chi non è abilitato potrà partecipare al Concorso Scuola 2018 sostenendo una prova scritta e una orale. Purchè possa vantare almeno 36 mesi di servizio nelle scuole. I vincitori del concorso saranno esonerati dal secondo e dal terzo anno di tirocinio nelle scuole. Per loro solo un anno di formazione.

Ricordiamo che al prossimo concorso scuola potranno partecipare tutti i laureati che hanno conseguito almeno 24 CFU nelle “discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche”. La data d’inizio del primo tirocinio triennale è prevista per l’a.s. 2019/2020.