Graduatorie, Gps e supplenze

Graduatorie Istituto: inserimento per docenti in GaE con riserva anche in II fascia

Quando si intraprendono azioni legali contro l’amministrazione, non si può aspettare a braccia conserte che esploda “il caso”, correndo ai ripari quando una procedura, come l’aggiornamento previsto per le Graduatorie d’Istituto, rischia di penalizzare chi invece cerca una strada legale per il riconoscimento delle proprie prerogative e i propri diritti.







E’ il caso dei beneficiari di provvedimenti cautelari che, in attesa della definizione della loro situazione, sono inseriti con riserva in Graduatoria ad esaurimento o hanno addirittura sottoscritto incarichi a tempo indeterminato.

Sono migliaia i ricorrenti che con Adida si trovano in questa situazione, appartenenti alle varie categorie di docenti, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado, e non potevamo attendere inerti che una mancanza di lungimiranza da parte dell’amministrazione nel prevedere esiti negativi, pregiudicasse i diritti comunque acquisiti, ovvero l’iscrizione nella II fascia delle Graduatorie d’Istituto.

Già da tempo, insieme al MIDA, con cui si è instaurata una sinergia feconda, abbiamo rivolto al MIUR una istanza formale di chiarimento, per ben due volte, per la quale non abbiamo ancora ottenuto risposta. Ma vista la prossimità con l’aggiornamento delle GI, abbiamo approfittato degli incontri informali di ieri, sia alla Camera dei Deputati che al MIUR, per porgere l’istanza nuovamente e assicurarci che l’Amministrazione se ne faccia carico.

E’ stata compresa l’importanza del chiarimento ed è stata assicurata la ricerca di una soluzione che permetta di contemplare una procedura parallela a quella on line con cui, aggiornamento sarà effettuato. Sappiamo bene, infatti, che i filtri del sistema informatizzato di acquisizione delle domande potrebbero impedire l’iscrizione in II fascia di chi è in GAE con riserva giuridica, specie se immesso in ruolo. La richiesta di chiarimenti da parte delle nostre associazioni, quindi, permetterà a tutti di vedersi almeno assicurato un diritto inequivocabile, senza rischi per il futuro. Le associazioni di categoria come le nostre, nate sulla scorta di una necessità reale di rappresentatività in ambito istituzionale, avendo maturato una certa esperienza nel saper prevedere questioni e problematiche connesse alle tortuose e interminabili vicende che da anni interessano il precariato scolastico delle GI, sentono il dovere di farsi carico di ogni aspetto, anche in chiave pessimistica, senza tuttavia perdere fiducia nelle azioni legali e politiche intraprese.

Confidiamo negli interlocutori che hanno raccolto la nostra istanza al fine di ottenere una risposta che andrà a beneficio di tutti i docenti nella condizione sopra descritta, non solo dei nostri associati o simpatizzanti.

Valeria Bruccola, Coordinatrice Nazionale Adida