Scuola

Diplomati magistrali, migliaia di insegnanti torneranno precari o saranno esclusi dalla scuola

Coordinamento Lavoratori scuola – A causa della sentenza dell’Adunanza Plenaria, migliaia di insegnanti con diploma magistrale, che sono già stati assunti a tempo indeterminato o sono inseriti nelle Gae in attesa di stabilizzazione, rischiano di ritornare precari e, a causa del comma 131 della legge 107, venire definitivamente esclusi dal mondo della scuola.







Per questo i maestri e le maestre di Milano e provincia, che dal 27 dicembre sono in mobilitazione continua, hanno deciso di affiancare alle proteste di piazza anche azioni visibili all’interno delle loro scuole attraverso una particolare forma di lotta: le dimissioni dagli incarichi accessori e da ogni attività non obbligatoria.

Pian piano quindi i docenti stanno facendo pervenire ai dirigenti scolastici e alle segreterie delle proprie scuole lettere di dimissioni da incarichi come presidente di interclasse, responsabile di laboratorio, commissioni, progetti, responsabile di plesso, tutor di docenti neo-immessi o in formazione e tutte quelle altre attività di responsabilità non espressamente indicate nel contratto che i docenti da anni svolgono volontariamente per assicurare il buon funzionamento della scuola.

“Se per i tribunali il nostro titolo non è valido per la stabilizzazione – dicono i maestri e le maestre – non può esserlo neanche per l’assunzione di cariche di responsabilità funzionali al corretto andamento della scuola”.

La protesta dei diplomati magistrali e la campagna di dimissioni continua e speriamo che presto si estenda ad altre zone d’Italia e coinvolga anche tutti gli altri lavoratori della scuola precari (Tra, Pas, Sfp, non abilitati) che da anni reggono la scuola pubblica e lo Stato tiene in una perenne condizione di precarietà.