Scuola

Diplomati magistrale: dopo le urne prova non selettiva per entrare nelle GaE senza riserva

In questo momento ipotizzare novità significative nel mondo della scuola (a proposito, il possibile Ministro dell’Istruzione scelto da Di Maio non rinnega la Buona Scuola) è praticamente impossibile essendo alla vigilia delle elezioni.

I Diplomati magistrale però non possono aspettare, e allora si parla di una soluzione per lanciare un’ancora di salvataggio alle tante maestre rimaste nel limbo, o addirittura all’inferno. Quale soluzione? Si ipotizza una prova non selettiva per entrare nelle GaE senza riserva.

I sindacati faranno di tutto per spingere in questa direzione, ma ovviamente adesso immaginare l’interlocutore al Governo è impossibile. Raramente abbiamo assistito a una vigilia elettorale contrassegnata da tanta incertezza. Non solo: immaginare uno schieramento politico capace di raccogliere la maggioranza è utopia, ed eventuali alleanze successive al voto, più o meno forzate, certo non cotnribuirebbero a far trovare una linea comune da perseguire.

In questo clima di incertezza si insinua la volontà dei sindacati di convincere il prossimo Governo, quale che sia, ad attuare un salvacondotto per le maestre destinatarie della sentenza del Consiglio di Stato, che ha negato l’ingresso nelle Graduatorie ad esaurimento.

La soluzione: prova non selettiva per entrare nelle GaE senza riserva

“Quello che mi spaventa– spiegato Franco Isola della Uil scuola – è che magari con questo governo una soluzione lo troviamo, ma noi non sappiamo chi sarà la maggioranza di questo paese dopo il 4 di marzo. Ci sono parti politiche che se ne vogliono lavare le mani, altri vogliono lavarsene le mani”.

Il quadro che abbiamo dipinto è abbastanza nero, ma c’è anche qualche segnale positivo cui aggrapparsi: ci riferiamo allo spostamento di 1.000 posti dalle scuole secondarie all’organico di infanzia, e la trasformazione di posti dall’organico di fatto in diritto.

“La situazione va velocizzata – aggiunge Isola – . In attesa di arrivare a questo percorso andrebbe attivata un’ulteriore fascia degli abilitati in modo che voi possiate continuare a lavorare”. Ancora qualche giorno e sapremo con quale parte, i sindacati, dovranno confrontarsi.