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Concorso scuola: 24 CFU verso titolo aggiuntivo

Il Ministro Bussetti ha voluto chiarire alcuni elementi che caratterizzeranno il prossimo reclutamento docenti, considerato che è necessario fare chiarezza. Bussetti dice: “Fermiamo il prossimo bando per non abilitati e no a nuovi cicli di Tirocinio. Semplifichiamo tutto”. Spiega: “Le prove nazionali si svolgeranno solo quando serve e i candidati dovranno conoscere in anticipo il numero dei docenti necessari sulla singola materia”.







Il FIt, che costituisce il percorso successivo al concorso, non dovrebbe scomparire. Piuttosto sarà sostituito da una forma più semplice, come confermato dal Sen. Pittoni (lega) Presidente della VII commissione cultura del Senato. FIT, Pittoni (lega).

Diverso il discorso relativo ai 24 CFU in discipline antropo – psico – pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche che i laureati hanno conseguito in base al Dm n. 616 del 10 agosto 2017 in quanto requisito di accesso al concorso per laureati, previsto per fine 2018.

Il Ministro Bussetti spiega che: “Le prove concorsuali saranno più snelle, agevoli e chiare – ha chiarito Bussetti parlando di rivedere le regole -. Ci sono 500 posti, i primi 500 avranno la loro cattedra e poi un altro concorso.”

Circa i 24 CFU, pare che potrebbero diventare titolo aggiuntivo, poichè bisogna dare una risposta a coloro che li hanno già conseguiti.