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Concorso scuola 2018: partono i ricorsi

Il concorso scuola 2018, annunciato dal Miur, è sempre più vicino. All’interno del decreto legislativo n. 59 del 13 aprile 2017 viene disposta da parte del Ministero dell’Istruzione una fase transitoria che ha l’obiettivo di consentire ai docenti già abilitati di poter ottenere il ruolo.

All’inizio del 2018 è prevista la pubblicazione del bando. Ed ecco che si parla già di ricorsi.

Ecco quanto scrive l’avvocato Michele Bonetti.

Il nuovo concorso “semplificato”, di imminente indizione, avrà il medesimo impianto del concorso docenti del 2016, con le medesime illegittimità già censurate dal TAR e dal Consiglio di Stato.

Al fine di tutelare al meglio e in maniera celere gli insegnanti che saranno lesi dalle disposizioni ministeriali di prossima pubblicazione, il nostro studio legale raccoglie le preadesioni, gratuite e non vincolanti, ai ricorsi al Giudice Amministrativo per accedere al ruolo con il concorso a cattedra 2018 per le seguenti categorie di insegnanti:

– Docenti A.F.A.M.;

– Dottori di ricerca;

– Abilitati all’estero;

– Insegnanti I.T.P.;

– Docenti di ruolo in possesso di altra abilitazione all’insegnamento.

– Tutti i soggetti ammessi con riserva, che hanno ottenuto l’abilitazione con riserva o che partecipano a percorsi abilitanti con riserva, sempre qualora non sia previsto in via amministrativa la loro partecipazione al FIT.

A tali categorie si aggiungono tutti i macro-gruppi di soggetti non ammessi alla fase transitoria. Resta inteso che con ADIDA, MIDA e la Voce dei Giusti ci batteremo affinché tali categorie riescano ad ottenere la partecipazione al FIT senza ricorrere alle vie legali come in parte già riportato nell’incontro il Ministero dell’Istruzione con le suddette associazioni.