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Concorso scuola 2018, cosa studiare

Domani dovrebbe essere il giorno della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del bando per il concorso scuola 2018. E’ il bando per il concorso relativo ai docenti abilitati. In questo modo sarà possibile iniziare a scoprire quali sono i programmi di studio, le classi di concorso per le quali è possibile partecipare e la Regione di partecipazione in caso si concorra per più classi di concorso.

Il concorso sarà strutturato in una prova orale non selettiva e nella valutazione dei titoli posseduti, valutati secondo la tabella allegata al Decreto ministeriale disciplinante il concorso medesimo.

La prova orale sarà costituita da una lezione simulata e in alcune scelte didattiche e metodologiche utilizzate, in base ai contenuti disciplinari e al contesto di riferimento. Compito della commissione sarà indicare contenuti e contesto scolastico di riferimento.

La prova servirà a valutare le capacità del candidato e la sua padronanza delle discipline in relazione alle competenze metodologiche e di progettazione didattica e curricolare. Verranno utilizzate pure tecnologie dell’informazione e della comunicazione, in modo da appurare le eventuali competenze informatiche.

La prova orale prevede anche la valutazione della capacità di comprensione e conversazione nella lingua straniera. La lingua viene scelta dal candidato, ma dovrà essere almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.

I docenti che prendono parte alla procedura concorsuale per le classi di concorso di lingua straniera, dovranno svolgere la prova interamente nella lingua relativa alla classe di concorso di partecipazione.

Per i docenti, che partecipano al concorso per i posti di sostegno, la prova servirà a valutare le competenze nelle attività di sostegno agli studenti diversamente abili. I candidati devono dimostrare le loro capacità nella realizzazione di ambienti di apprendimento e progettazione didattica curricolare. Lo scopo è l’inclusione e il conseguimento di obiettivi adeguati alle potenzialità e alle diverse tipologie di disabilità. Dovranno anche utilizzare le tecnologie solitamente usate dalle scuole. Anche i candidati docenti di sostegno dovranno essere sottoposti alla valutazione della loro competenza nella lingua prescelta.

Sia per i posti comuni che per quelli di sostegno, la prova verte sul rispettivo programma indicato nell’Allegato A al DM n. 95/2016, quando fa riferimento a parti e classi di concorso della scuola secondaria di primo e secondo grado.

Non è previsto un punteggio minimo dal momento che la prova non ha carattere selettivo.

La Commissione assegna alla prova un punteggio massimo di 40 punti, 6 dei quali da attribuire per:

la capacità di comprensione e conversazione nella lingua straniera: punti 3;
le competenze nell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e comunicazione o nelle tecnologie di norma in un uso presso le scuole: punti 3.

La Commissione assegna ai titoli un punteggio massimo di 60 punti, secondo la Tabella A allegata al DM, così suddivisi

titolo di accesso: massimo 34 punti
ulteriori titoli professionali e culturali: massimo 25 punti
pubblicazioni: massimo 9 punti
servizi di insegnamento: massimo 30 punti.
Scarica la tabella

Il concorso è bandito per tutte le classi di concorso e per i posti di sostegno della scuola secondaria di primo e secondo grado.

Ciascun candidato può partecipare, in un’unica Regione, per tutte le classi di concorso o tipologie di posto per i quali possieda i requisiti previsti (abilitazione all’insegnamento e/o specializzazione su sostegno). A tal fine si deve presentare un’unica domanda di partecipazione.

Nel caso di classi di concorso per la quali partecipi un esiguo numero di candidati, sarà data la possibilità di predisporre l’aggregazione territoriale delle procedure, fermo restando la costituzione e l’approvazione di graduatorie distinte per ciascuna Regione interessata all’aggregazione.

I candidati, graduati in base alla prova orale e ai titoli posseduti, confluiranno in una graduatoria regionale di merito ad esaurimento, dalla quale accederanno, in base ai posti disponibili, al percorso annuale o terzo anno FIT, superato il quale saranno assunti in ruolo.