Mentre proseguono alacremente i lavori per l’aggiornamento delle graduatorie, arriva la notizia, temuta dai più, che gli ATA che entreranno di ruolo saranno molti di meno rispetto a quelli che inizialmente erano stati richiesti dal ministro Fedeli, dai diretti interessati e dalle parti sociali.

Dipende tutto da quanto stabilito con la legge di Bilancio appena approvata che contiene misure per un totale di risorse disponibili pari a 1 miliardo. Lo stanziamento del Mef risulterà sufficiente ad assumere i nuovi presidi e circa 1500 ricercatori. Ciò significa che gli ATA saranno costretti a sottostare a un rinvio delle assunzioni.

Questo quanto deciso dal Consiglio dei Ministri:

Il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca è autorizzato a coprire posti vacanti e disponibili nell’organico di diritto del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (ATA) oltre le ordinarie facoltà assunzionali, nella misura di:

a) 2.500 posti di collaboratore scolastico e 500 di assistente amministrativo nell’anno scolastico 2018/2019;

b) tutti i posti vacanti e disponibili a decorrere dall’anno scolastico 2019/2020.

All’onere derivante dal comma 1, lettera a), pari ad euro 23,9 milioni nel 2018 ed euro 73,73 milioni a decorrere dal 2019 e dal comma 1, lettera b), pari ad euro 21,8 milioni nel 2019 ed euro 81,7 a decorrere dal 2020, si provvede XXXXXXXXXX.

Le cifre dovranno ora essere confermate dalla Ragioneria di Stato. Le risorse sono meno del previsto, cosa che inficia anche la situazione relativa allo sblocco delle supplenze per il personale delle segreterie.