Il numero di posti banditi per il Pnrr 3 ha subito stupito, in virtù del fatto che per raggiungere il target assunzionale concordato con l’Ue in ambito Pnrr ne sarebbero bastati molti meno. Questo comporterà delle conseguenze, come sempre accade quando vengono banditi molti più posti rispetto alle reali disponibilità. Una situazione che il ministero ha messo in preventivo ma con cui i futuri vincitori del concorso dovranno confrontarsi.
Ultimo concorso in ambito Pnrr
La conseguenza più immediata sarà che gli idonei del Pnrr 3 dovranno abituarsi all’idea di dover aspettare molti anni prima di essere assunti. E’ la conseguenza del fatto che l’ultimo concorso in ambito Pnrr, il primo non appartenente alla fase transitoria, mette a bando molti più posti di quelli effettivamente disponibili.
La normativa sancisce infatti che la graduatoria regionale degli idonei darà priorità ai vincitori rispetto agli idonei. Una condizione che non cambia rispetto ai concorsi scuola già attuati, Pnrr 1 e Pnrr 2 compresi.
Non è un caso che per alcune classi di concorso ci siano ancora in attesa i vincitori del concorso 2020, cui faranno poi seguito i vincitori dei concorsi PNRR1, PNRR2 e PNRR3.
Iscrizione in una sola regione
Gli idonei dovranno aspettare l’esaurimento di tutte queste categorie prima di poter ottenere l’assunzione, e non è detto che l’attesa sia breve.
Gli elenchi regionali per il ruolo che verranno regolamentati entro fine anno e che avranno valore a partire dal 2026/27, sono stati inseriti nel DL 45/25, trasformato nella Legge n. 79 del 7 giugno 2025.
Potranno entrare a farne parte tutti coloro i quali hanno superato un concorso bandito a decorrere dal 2020. Sia vincitori sia idonei.
Chi si iscriverà negli elenchi regionali, potrà partecipare alle assunzioni residue dopo la fase ordinaria. Ci si potrà iscrivere
in una regione, ma di anno in anno si potrà cambiare scelta.