In seguito al rinnovo di contratto scuola sulla parte economica, prosegue la battaglia per l’inserimento dei buoni pasto e non solo nel regolamento scolastico, come voluto da alcuni sindacati. La Commissione Cultura ha chiesto di prevederli nella Legge di Bilancio.
L’introduzione dei buoni pasto
La decisione della 7ª Commissione permanente del Senato (Cultura, Istruzione pubblica, Ricerca scientifica, Spettacolo e Sport) rappresenta un passaggio fondamentale in questo senso, considerato che ha espresso parere favorevole sul disegno di legge di Bilancio per il Ministero dell’istruzione e del merito. Il parere favorevole è giunto in seguito all’analisi del previsionale 2026 e del piano pluriennale 2026-2028.
La 5ª Commissione (Bilancio) adesso dovrà vagliare la possibilità di implementare misure aggiuntive finalizzate a migliorare tutto l’impianto normativo scolastico. Tra queste misure spicca sicuramente l’introduzione dei buoni pasto, che Anief vorrebbe inserire nel rinnovo di contratto scuola parte normativa dopo la firma della parte economica.
Il contrasto alla dispersione scolastica
Ma ci sono anche altre misure come il contrasto alla dispersione scolastica, il sostegno economico alle famiglie per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo la qualifica di lavoratore con mansioni gravose per tutto il personale docente della scuola.
Con l’articolo 105 del disegno di legge si sancisce la novità in ambito supplenze gps, che introduce l’obbligo per i dirigenti scolastici di non assegnare più le supplenze brevi su posto comune (secondaria di primo e secondo grado) in caso di supplenze fino a dieci giorni con algoritmo ma ricorrendo all’organico dell’autonomia.
Tornando ai buoni pasto, l’audizione di Anief e Cisal ha consentito alla Commissione di introdurre i buoni pasto per il personale docente e ATA.