Il Pnrr 3 rappresenta il primo vero concorso con i criteri della riforma del reclutamento docenti, essendo successivo alla fase transitoria che ha accompagnato questa transizione caratterizzata dall’introduzione della necessità di abilitarsi mediante percorsi formativi per accedere alla professione e ora anche per accedere ai concorsi.
Il ricorso alle graduatrorie ordinarie
Ma serviranno ulteriori modifiche al sistema di reclutamento docenti attuale, perché il sistema dei concorsi si è dimostrato insufficiente, alla luce dei numeri del precariato e della supplentite in continua crescita. Una di queste possibilità è rappresentata sicuramente dal doppio canale di reclutamento docenti, promosso anche dal Disegno di Legge Bucalo che propone di introdurre un sistema di doppio canale per l’immissione in ruolo.
Si tratta di un Disegno di Legge finalizzato a istituire un doppio canale di reclutamento per i docenti che consentirebbe di immettere in ruolo non solo attraverso concorso, ma anche tramite graduatorie ordinarie come le GPS. Non è una novità in senso assoluto, dal momento che di doppio canale di reclutamento si parla da anni in ambito sindacale e non solo (l’onorevole Pittoni è un fermo sostenitore di questo tipo di soluzione).
Graduatorie basate su titoli e servizio
Con il doppio canale di reclutamento diventerebbe strutturale, e non più straordinaria, l’assunzione da GPS mediante due canali distinti di reclutamento: uno tramite concorso per esami e titoli e uno tramite graduatorie per soli titoli.
Si tratterebbe di un parziale ritorno al passato, quando si attingeva dalle graduatorie permanenti, poi diventate ad esaurimento. Graduatorie dalle quali si attingeva per il 50% dei posti destinati alle immissioni in ruolo. Ci sono ancora province in cui sono presenti per alcune classi di concorso. Se venisse ripristinato questo sistema, i docenti potrebbero accedere al ruolo anche attraverso una graduatoria basata su titoli e servizio. Il concorso non sarebbe più l’unico canale di accesso.