52.622 posti da coprire con le assunzioni sostegno 2025 ma la distribuzione regionale è poco omogenea

L’avvio dei nuovi Corsi Indire, che dovrebbero prendere il via a giugno secondo le ultime indicazioni non confermate ufficialmente dal ministero, consentirà di integrare con decine di migliaia di specializzati il contingente docente italiano. L’obiettivo del ministero è scongiurare nei prossimi anni la situazione per cui migliaia di cattedre di sostegno vengano affidate a docenti privi della specializzazione.

L’allegato B

Il ministero deve inevitabilmente fare ricorso ad assegnazioni mediante GPS o domande di messa a disposizione (ormai interpelli). I primi penalizzati sono gli studenti, privati della qualità e della continuità educativa necessaria.

Penalizzazione anche per i docenti, costretti a lavorare di anno in anno in una situazione di incertezza.

I dati forniti dal ministero raccontano bene una fotografia definita. In base a quanto contenuto nell’Allegato B del Decreto Ministeriale n. 75/2025, in attuazione dell’art. 6 del DL 71/2024, ci sono 52.622 i posti di sostegno attivabili per i nuovi percorsi di specializzazione su base regionale.

Sono posti spesso coperti da docenti non specializzati, la cui esperienza negli anni passati prima dei Corsi Indire non consentiva di ambire alla stabilizzazione.

La disponibilità regionale

Le disponibilità regionali evidenziano poca omogeneità a livello nazionale:

Lombardia: 11.756 posti
Piemonte: 7.098
Emilia-Romagna: 4.647
Lazio: 4.382
Veneto: 3.443
Campania: 2.631

In queste regioni da anni il numero di specializzati è basso, con la conseguenza di una scarsa copertura delle cattedre vacanti nelle scuole.

I destinatari dei Corsi Indire

La conseguenza è che sono regioni in cui ogni anno gli studenti con necessità devono avviare il proprio percorso senza sostegno specializzato. Per loro l’unica soluzione è un insegnante proveniente da graduatorie esaurite o da domande spontanee.

A questa esigenza rispondono i nuovi percorsi Indire, molto criticati ma corrispondenti a un’esigenza specifica. Potranno partecipare ai percorsi i docenti triennalisti, con almeno tre anni di servizio su sostegno nello stesso grado di scuola e i docenti con titolo estero in attesa di riconoscimento.

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