Novità nelle graduatorie concorsi docenti: area ad accesso riservato ai partecipanti con riserve, precedenze e preferenze applicate

Non ci sono solo i provvedimenti inerenti l’apertura agli idonei (nel limite però del 30%) e l’istituzione degli elenchi regionali per l’accesso degli idonei non vincitori dei concorsi dal 2020 in posi tra le novità del decreto Ps dello scorso marzo, n. 25 convertito in Legge lo scorso 9 maggio.

Maggiore trasparenza

La scuola beneficia anche di altre riforme strutturali volute dal ministro Valditara, a cominciare dal tentativo di conferire al sistema complessivo del reclutamento del personale scolastico “maggiore trasparenza” delle graduatorie dei concorsi. Questa la dichiarazione di intenti del ministero, ma in cosa si traduce nel dettaglio?

Secondo l’Articolo 3, comma 5-quinques afferma, da ora in avanti le graduatorie per il reclutamento del personale educativo e scolastico saranno caratterizzate dalla possibilità di accedere a un’area ad accesso riservato ai partecipanti, contenente informazioni sulle riserve, sulle precedenze e sulle preferenze applicate.

Da quando entra in vigore?

Una maggior trasparenza garantita dunque a chi partecipa ai concorsi e spesso si vede privato di determinate informazioni circa gli altri candidati, ma che sarà comunque caratterizzata dalla minimizzazione dei dati personali, per garantire la privacy dei soggetti coinvolti.

Non è stato però ancora chiarito dal ministero se questa nuova trasparenza avrà effetto retroattivo o varrà soltanto dai prossimi concorsi scuola. In questo senso, il prossimo concorso in ordine di tempo sarà il Pnrr 3, che verrà bandito entro la fine del 2025 e vedrà le prove messe in calendario a inizio 2026.

Non è chiaro invece se questo sistema di trasparenze riguarderà le graduatorie del concorso PNRR1 per le quali sono già state effettuate assunzioni e quelle del Pnrr 2 già bandito e avviato, per il quale si stanno svolgendo le prove orali.

Il meccanismo degli scorrimenti

Probabile anche che la norma venga applicata dalla sua entrata in vigore. Nel decreto non è specificato nulla, l’unico riscontro è che per il momento questa trasparenza non è ancora stata applicata. L’obiettivo del ministero dichiarato, in ogni caso, è quello di provare a rendere più trasparente il meccanismo degli scorrimenti e permette una gestione più chiara ed efficace delle graduatorie.

Il ministro Valditara ha spiegato che la volontà è quella di assicurare trasparenza ed equità nel reclutamento scolastico, garantendo il merito e i diritti di ogni candidato.

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