In attesa che venga definito l’accordo per il rinnovo del contratto scuola, contente una serie di disposizioni importanti tra cui la più attesa è sicuramente l’aumento dello stipendio del personale scolastico, ad aprile in busta paga i docenti e il personale ata dovrebbero iniziare a trovare l’indennità di vacanza contrattuale.
Cifre insufficienti
Un indennizzo che in realtà si attendeva già nel mese di marzo, ma come tutto il personale scolastico ha potuto riscontrare, l’attesa si è tramutata in un nulla di fatto. Il prossimo appuntamento tra ministero e sindacati per la firma del contratto è atteso per dopo Pasqua all’Aran, dunque per il momento non potranno arrivare ulteriori novità.
La volontà da parte del ministero di andare incontro a docenti e personale ata, tra i dipendenti pubblici più penalizzati dall’aumento del costo della vita e dal mancato adeguamento stipendiale all’inflazione, è concreta, ma inevitabilmente si scontra con la realtà di fondi limitati da destinare alle retribuzioni mensili.
In ogni caso, una volta che verrà firmato il contratto, a prescindere dalle cifre sulle quali ministero e sindacati si accorderanno, per i dipendenti della scuola ci sarà la possibilità di ottenere il saldo degli arretrati contrattuali relativi al triennio 2022-2024.
Il saldo degli arretrati
Non si tratta di una cifra univoca ma differente, anche se a volte di poco, da dipendente a dipendente.
L’importo lordo degli arretrati dipende dagli incrementi retributivi previsti dal nuovo contratto per il periodo di riferimento. Dal totale, vanno scorporati gli acconti dell’indennità di vacanza contrattuale e degli eventuali anticipi già erogati.
Ulteriore detrazione riguarda le trattenute fiscali e contributive previste dalla normativa vigente. In occasione dell’ultimo rinnovo di contratto, il saldo arrivò prima delle festività di Natale, proprio per consentire al personale scolastico di beneficiare di una boccata di ossigeno a ridosso di un periodo delicato dopo tanti mesi di attesa. La stessa cosa potrebbe accadere quest’anno, se non si riuscirà a trovare un accordo prima dell’estate.