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Emendamento concorso dirigenti scolastici: come funziona il corso di formazione di 120 ore con selezione e prova finale

Alla fine il Governo ha deciso di procedere con l’approvazione dell’emendamento per il Concorso Dirigenti Scolastici 2017, provando a porre rimedio a una situazione che si protraeva ormai da tempo e che stava provocando molti malumori, come sempre, la soluzione però non è esente da ulteriori polemiche e sta provocando notevoli discussioni.

Chi può accedere

L’emendamento approvato dalla maggioranza, contenuto nel Decreto Milleproroghe, riguarda tutti i partecipanti alla procedura concorsuale rimasti esclusi.

Il contenuto dell’emendamento consente, mediante decreto ministeriale, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del ‘Milleproroghe’, la definizione delle modalità di svolgimento di un concorso riservato a chi è rimasto escluso.

I requisiti

Il concorso prevede corso di formazione di 120 ore con selezione e prova finale. Potranno accedere alla procedura coloro i quali hanno sostenuto almeno la prova scritta. Requisito fondamentale è che al momento dell’entrata in vigore della legge di conversione del decreto abbiano proposto ricorso entro i termini di legge e abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova scritta o abbiano superato la prova scritta e la prova orale dopo essere stati ammessi a seguito di un provvedimento giurisdizionale cautelare, o ancora abbiano proposto ricorso entro i termini di legge e abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova orale.

Lo scopo dell’emendamento

L’emendamento è stato pensato per sanare una situazione che è stata considerata di disparità valutativa, per andare incontro a chi è stato eliminato da una procedura che si è poi rivelata ingiusta. In questo modo, sarà possibile per gli esclusi riprendere il percorso concorsuale. Il tutto mediante una prova selettiva e poi una prova finale.