Concorsi

Due nuovi concorsi scuola in primavera: uno per chi già possiede i requisiti, l’altro per chi dispone dei 30 Cfu previsti dalla riforma

In attesa delle risposte di Bruxelles sul tema della riforma del reclutamento docenti, la strategia del ministero è già stata presentata ai sindacati. In linea di massima, si prosegue sulla strada della visione comune, che dovrà portare a una profonda revisione del sistema del reclutamento finalizzata a dare stabilità ai precari, riducendone il numero.

Immettere in ruolo almeno 20mila precari

Proprio su questo aspetta, si registrano le principali diversità di vedute tra ministero e sindacati. Il primo punterebbe maggiormente sui concorsi scuola come strumento per immettere in ruolo, già a partire dal prossimo anno scolastico, un buon numero di precari, almeno 20mila.

Perchè ciò avvenga, diventa necessario attuare a stretto giro di posta uno o due concorsi scuola, prima dell’estate, addirittura in primavera. I sindacati invece spingono per le assunzioni su vasta scala dalle graduatorie già esistenti, in modo da ridurre l’impatto della formula dei concorsi, ritenuti fallimentare negli ultimi anni, e spianando la strada al doppio canale di reclutamento invocato da tempo.

I percorsi universitari da 60 Cfu

Come detto decisivo sarà il parere dell’Europa. Il ministero vorrebbe partire con i concorsi, e l’intenzione sarebbe quella di bandirne a breve due. Uno riservato a tutti gli aspiranti in possesso dei requisiti, l’altro per chi avrà già ottenuto i 30 Cfu previsti dalla riforma Bianchi. Ma perchè questo avvenga sarà necessario prima di tutto procedere con i decreti attuativi sui percorsi universitari da 60 cfu.

Decreti attuativi che sono ormai in clamoroso ritardi rispetto alla scorsa estate, quando sembrava ormai tutto pronto. Ma le dimissioni del Governo Draghi e l’inevitabile cambio di guardia al Governo hanno finito per paralizzare tutto. Senza i decreti attuativi non si potrà partire con i percorsi universitari da 60 Cfu, e senza di essi anche la nuova stagione dei concorsi scuola rischia di restare bloccata a tempo indeterminato.