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Concorso scuola senza abilitazione: accesso diretto al nuovo reclutamento per i precari con servizio, come funziona

A prescindere dalle indicazioni che l’Europa vorrà fornire al ministero per proseguire sulla strada della riforma del reclutamento, la sensazione è che l’impianto messo in piedi dal precedente ministro Bianchi resterà sostanzialmente invariato, e questo perchè il Dl 36/2022, nonostante abbia predisposto una riforma che secondo i sindacati ha molti punti deboli, ha comunque il merito di aver avuto un occhio di riguardo nei confronti dei docenti con tre anni di servizio.

Docenti senza abilitazione

I prossimi concorsi saranno aperti a coloro che sono senza abilitazione, purchè precari con servizio.

Se da Bruxelles non arriveranno stravolgimenti sostanziali, la partecipazione al concorso sarà consentita a coloro che dispongono del titolo di studio richiesto dalla classe di concorso e che hanno svolto, entro il termine di presentazione delle istanze di partecipazione al concorso stesso, un servizio presso le istituzioni scolastiche statali di almeno tre anni scolastici, anche non continuativi, di cui almeno uno nella specifica classe di concorso o nella tipologia di posto per la quale si concorre, nei cinque anni precedenti.

Questi docenti potrebbero quindi arrivare a vincere il concorso senza avere l’abilitazione all’insegnamento. Come potranno mettersi in regola a quel punto? La procedura prevede che firmino un contratto annuale di supplenza stipulato con l’Ufficio scolastico regionale a cui afferisce l’istituzione scolastica scelta.

30 Cfu

Dovranno a quel punto acquisire 30 CFU/CFA tra quelli che compongono il percorso universitario e accademico di formazione iniziale, a loro spese. Dopo aver conquistato l’abilitazione, i docenti firmano a tempo indeterminato. Poi dovranno frequentare il periodo annuale di prova in servizio. Infine arriva la definitiva immissione in ruolo.

Ora non resta che attendere le indicazioni di Bruxelles, che dovrebbero arrivare nei prossimi giorni per consentire al ministero di concertare in maniera definitiva con i sindacati la strategia per dare una scossa alla procedura di immissioni in ruolo in vista del prossimo anno finalizzata alla riduzione del precariato.