Concorsi

In arrivo due nuovi concorsi scuola: in primavera riservati agli aspiranti in possesso dei requisiti e per chi avrà i 30 Cfu previsti dalla riforma

I sindacati non sono convinti che i concorsi scuola siano la soluzione ideale per risolvere la questione del reclutamento docenti. Per questo spingono per il doppio canale di reclutamento che consenta di procedere con assunzione da Gps, una strada ritenuta più efficace soprattutto se consentisse di attuare il doppio canale di reclutamento.

La conclusione della fase transitoria

Ma la sensazione è che il ministero non mollerà la strada dei concorsi, e c’è una parte di docenti ai quali la soluzione non dispiace affatto.

In attesa dei decreti attuativi che formalizzino i percorsi universitari abilitativi da 60 Cfu, che diano finalmente il via alla riforma del reclutamento messa in piedi dal precedente ministero, a breve potrebbero essere attuati due nuovi concorsi scuola.

Una fase transitoria che dovrebbe consentire 70mila assunzioni entro il 2024. Ma che necessiterà della proroga dell’Europa fino al 2025.

Due nuovi concorsi in arrivo

Il nuovo ministero dell’istruzione e del merito è convinto della necessità di bandire a breve due nuovi concorsi. Uno riservato a tutti gli aspiranti in possesso dei requisiti, l’altro per chi avrà già ottenuto i 30 Cfu previsti dalla riforma Bianchi.

Il doppio canale di reclutamento per la scuola consiste nella possibilità per i docenti di essere assunti sia attraverso concorsi pubblici che tramite stabilizzazione del personale precario. Questo sistema è stato introdotto in Italia con la riforma della scuola del 2017 per offrire maggiori opportunità di stabilizzazione ai docenti precari e garantire la qualità della formazione nella scuola pubblica.

Il doppio canale di reclutamento

Il doppio canale di reclutamento per la scuola è stato introdotto come parte della legge 107/2015, nota anche come la “Buona Scuola”. Questa legge ha previsto la possibilità per i docenti precari di accedere a un percorso di stabilizzazione che prevede la partecipazione a un concorso pubblico riservato. I docenti che superano questo concorso vengono assunti a tempo indeterminato nella scuola pubblica.

Questo sistema ha l’obiettivo di garantire la stabilità del personale docente e la qualità dell’istruzione nella scuola pubblica. Inoltre, offre un’opportunità ai docenti precari di ottenere un posto fisso e di continuare a sviluppare la propria carriera nella scuola pubblica.

Tuttavia, il doppio canale di reclutamento per la scuola è stato oggetto di controversie e critiche da parte di alcuni sindacati e gruppi di docenti precari, che sostengono che non sia sufficiente per risolvere i problemi del precariato nella scuola pubblica.