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Posta elettronica Libero Mail: rispristino entro 48 ore, risarcimento danni in vista

Forse si intravede la luce in fondo al tunnel. La posta di Libero Mail dovrebbe tornare a funzionare prima del weekend, se l’annuncio che campeggia sulla pagina che viene restituita a chi tenta invano di accedere alla propria casella di posta manterrà la promessa di ripristinare il tutto entro un massimo di 48 ore.

Funzionamento a singhiozzo

In realtà alcuni utenti iniziano già a vedere qualche segnale di vita da parte della propria casella di posta, con messaggi che vengono ricevuti saltuariamente, e comunque in un modo che certifica come il funzionamento completo non sia ancora stato ripristinato.

Il peggio comunque dovrebbe essere alle spalle, e si sta per chiudere la settimana più nera per Libero Mail, che come gli stessi amministratori hanno ammesso, in 25 anni non aveva mai dovuto affrontare una crisi simile. Colpa, secondo quanto spiegato in questi giorni mediante messaggi che quotidianamente sono stati aggiornati per tenere informati gli utenti, dell’introduzione di un’innovativa tecnologia di storage a supporto delle nostre caselle mail, fornita da un vendor esterno, un produttore di tecnologie di storage utilizzato da alcune delle più grandi società al mondo, che ha presentato però un bug del sistema operativo compromettendone il corretto funzionamento.

Class action in vista

La durata del disservizio, però, ha minato seriamente la credibilità del servizio stesso, al unto che c’è chi sta pensando, nonostante sia un servizio gratuito, di intentare una causa per i danni subiti in questi giorni in cui non si è potuto accedere alla propria casella mail, mettendo a repentaglio le comunicazioni private e lavorative rimaste in sospeso.

C’è anche curiosità per capire se una volta ripristinato il servizio, gli utenti riceveranno le mail inoltrate in questi giorni, o se saranno perse per sempre. C’è anche curiosità per capire se ci sarà una fuga di massa da Libero verso altri provider di posta elettronica. La sensazione è che ci vorrà in ogni caso un po’ per riconquistare la fiducia degli utenti delusi.