Concorsi

Prossimo concorso scuola precari: in primavera riservato a chi ha 24 CFU e per chi ha 3 anni di servizio

Nei prossimi giorni il sistema di reclutamento docenti potrebbe cambiare radicalmente in virtù della volontà del nuovo ministero di andare incontro alle richieste dei sindacati. Ci sono ancora differenze nelle strategie ideate da ministero e sindacati. Il ministero spinge per concorsi da attuare a breve termine, già in primavera.

Doppio canale di reclutamento

Diversa la posizione dei sindacati che restano scettici nei confronti della validità del meccanismo concorsuale e preferirebbero subito un doppio canale di reclutamento che consenta la stabilizzazione dei precari tramite assunzioni da Gps, non abbandonando comunque la strada dei concorsi che restano uno strumento importante di reclutamento, ma che vanno riformati e semplificati ulteriormente.

La sensazione è che si sia davvero a un bivio tra il passato recente, fallimentare per quel che riguarda la lotta alla supplentite e al precariato e una nuova strada che il ministero vuole intraprendere dando finalmente ascolto alle richieste pluriennali dei sindacati.

Concorsi riservati

Il ministro Valditara ha la necessità di dare risposte importanti agli obiettivi prefissati dal PNRR sulle prossime immissioni in ruolo dei docenti. La strategia è quella di attivare concorsi riservati per i docenti con tre anni di servizio nell’ultimo quinquennio e consentire poi, successivamente, di ottenere l’abilitazione a coloro che hanno acquisito i 24 CFU per l’insegnamento entro il 31 ottobre 2022.

Proseguono intanto gli incontri tra Ministero e sindacati sul reclutamento e proseguiranno anche nelle prossime settimane, ma i tempi stringono e la volontà è arrivare a una definizione in tempi brevi per attuare la rifora già in primavera. Intenzione del ministero è quella di avviare immediate procedure concorsuali ad hoc per tutti i precari che hanno almeno un triennio di servizio (probabilmente acquisito nell’ultimo quinquennio). Il passo successivo sarebbe quello di attuare percorsi abilitanti per coloro che hanno acquisito i 24 CFU. In questo modo non avranno necessitò di arrivare ad abilitarsi dopo il 31 dicembre del 2024.

La fine della fase transitoria

Quella scadenza rappresenterebbe lo spartiacque dell’attuazione del decreto legge 36/2022 che prevede formazione iniziale e 60 CFU per accedere alle fasi concorsuali. Per i quali mancano però ancora i decreti attuativi.