Concorsi

Concorso scuola senza abilitazione: i docenti precari con servizio accedono direttamente col nuovo reclutamento

Il nuovo sistema di reclutamento con Il Dl 36/2022 cambia sostanzialmente la struttura del reclutamento degli insegnanti. Tra le tante critiche mosse dai sindacati a una riforma che non ha convinto a pieno, c’è il plauso per avere il merito di aver avuto un occhio di riguardo nei confronti dei docenti con tre anni di servizio.

Partecipazione senza abilitazione

In base alla riforma studiata dallo scorso Governo, che non dovrebbe essere sostanzialmente modificata dal ministro Valditara, la partecipazione al concorso è consentita a coloro che dispongono del titolo di studio richiesto dalla classe di concorso e che hanno svolto, entro il termine di presentazione delle istanze di partecipazione al concorso stesso, un servizio presso le istituzioni scolastiche statali di almeno tre anni scolastici, anche non continuativi, di cui almeno uno nella specifica classe di concorso o nella tipologia di posto per la quale si concorre, nei cinque anni precedenti.

In altre parole, viene consentita la partecipazione senza abilitazione al concorso ai docenti precari con servizio.

Il percorso da seguire

Per questa categoria di docenti, che potrà dunque anche vincere il concorso senza vantare l’abilitazione all’insegnamento e abbia partecipato alla procedura concorsuale, scatterà la sottoscrizione di un contratto annuale di supplenza stipulato con l’Ufficio scolastico regionale a cui afferisce l’istituzione scolastica scelta.

I 30 Cfu

In base alla riforma, sarà necessario acquisire 30 CFU/CFA tra quelli che compongono il percorso universitario e accademico di formazione iniziale. Saranno percorsi a spese del candidato. Dopo aver ottenuto l’abilitazione, i docenti vengono assunti a tempo indeterminato. Il passaggio successivo sarà costituito dalla necessità di frequentare il periodo annuale di prova in servizio. In caso di esito positivo i vincitori del concorso ottengono la definitiva immissione in ruolo.

I 60 Cfu

Resta ora da aspettare i decreti attuativi del nuovo ministero che ufficializzeranno al riforma del reclutamento docenti, soprattutto per quel che concerne le modalità di acquisizione dei 60 crediti universitari per l’abilitazione al concorso. Dovrebbero essere percorsi a numero chiuso con prezzo calmierato: l’intenzione del ministero è quello di non abilitare più docenti di quanti possano poi essere stabilizzati.