Concorsi

Concorso abilitazione insegnamento: sostituito da nuovo percorso a numero chiuso e a pagamento, ma la tassa è già stata pagata

Dal nuovo ministero si attendono anche risposte in merito al concorso straordinario abilitante di cui si sono perse le tracce ormai da due anni e mezzo, nonostante ai candidati sia stato richiesto di versare la tassa di iscrizione e nonostante la stessa non sia stata rimborsata in alcun modo.

I precari con tre anni di servizio

La speranza che il concorso possa ancora essere avviato non sono tramontate, e il cambio di Governo in questo senso rinnova le aspettative per i candidati. Ricordiamo che la procedura in questione è il concorso straordinario abilitante riservato ai precari con 3 anni di servizio bandito nel 2020. Un concorso la cui “scomparsa” ha privato molti candidati della possibilità di ottenere l’abilitazione.

Il concorso straordinario abilitante, previsto dal DL n. 126/2019, convertito in legge n. 159/2019, è stato bandito con DD n. 497/2020 e successivamente integrato con DD n. 748/2020.

Concorso superato

I candidati in possesso dei previsti requisiti, hanno presentato le relative domande di partecipazione entro il 15 giugno 2020, pagando anche il previsto contributo di segreteria, ma poi il concorso non è stato mai avviato.

A complicare l’avvio del concorso il fatto che è stato abrogato il decreto che doveva stabilire i contenuti della prova orale di abilitazione, quindi il concorso è stato di fatto superato.

Difficile si possa procedere unicamente con la prima parte, composta da selezione con 60 domande a risposta multipla.

Percorsi a  numero chiuso

Al momento l’abilitazione all’insegnamento dovrebbe seguire la strada tracciata dalla riforma del reclutamento con percorso universitario e accademico abilitante di formazione iniziale corrispondente a non meno di 60 CFU/CFA. Anche in questo senso, però, è tutto fermo alla parte iniziale della riforma del reclutamento, di cui non si sono avute più notizie dalla scorsa estate, quando dovevano essere completati tutti i passaggi mediante i decreti attuativi utili a definire contenuti e modalità dei corsi universitari.

Le ultime indicazioni parlano di numero chiuso per l’accesso ai percorsi universitari e di tetto calmierato a livello nazionale per non gravare eccessivamente sulle tasche dei partecipanti. Da gennaio, dopo il rinnovo del contrato scuola, la nuova sfida del ministero sarà completare la procedura mediante i decreti attuativi.