Scuola

Arretrati contratto scuola: ufficiali gli aumenti medi di 101 euro al mese e 2.450 euro di vacanza contrattuale

E’ ufficiale l’aumento degli stipendi, comprensivo degli arretrati per il periodo di vacanza contrattuale, riservato al persnoale scolastico. Coinvolge un totale di un milione e 200mila dipendenti pubblici, di cui oltre 850mila insegnanti.

Gli aumenti previsti

Beneficeranno di un incremento del trattamento tabellare tutti i dipendenti del comparto. Il contratto prevede anche un aumento delle indennità fisse e ricorrenti.

L’aumento medio lordo mensile per 13 mensilità per tutto il comparto è pari a 98 euro. Per il personale docente, gli incrementi medi lordi ammontano a 101 euro mese. Il personale scolastico avrà diritto agli arretrati in media per 2.362,49. Un aumento medio per tutto il personale della scuola, mentre per i docenti l’ammontare è di 2.450 euro medi. Gli arretrati e i benefici saranno erogati entro fine anno, come da impegno del Governo.

Le trattative riprendono a gennaio

Ma come ribadito più volte dai sindacati, si tratta di un accordo ponte, basato sulla necessità d chiudere la trattativa in una prima fase entro la fine dell’anno per garantire i primi aumenti. Poi però da gennaio il Governo si è impegnato a reperire ulteriori fondi per adeguare ulteriormente le retribuzioni ferme da ormai troppi anni.

Il negoziato sta proseguendo con riguardo al trattamento giuridico ed agli ulteriori aspetti del trattamento economico.

Ora la parte normativa

Aran: “Con la firma di oggi, la parte economica del nuovo Ccnl entra immediatamente in vigore, così aumenti e arretrati potranno essere erogati entro fine anno. Si conclude il lungo lavoro con i sindacati sulla parte economica del contratto, ma prosegue, senza soluzione di continuità, la trattativa all’Aran sulla parte normativa dello stesso Ccnl, che contiene importanti innovazioni per i settori interessati. L’obiettivo è continuare questa negoziazione dialettica, ma costruttiva, per arrivare a firmare definitivamente entro gennaio 2023”, ha sottolineato il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo.