Scuola

Aumento stipendio docenti: Meloni gela gli insegnanti, i pochi soldi serviranno per le bollette

Ci sono poche speranze che la Legge di Bilancio del nuovo Governo consenta interventi sostanziali sul rinnovo del contratto scuola. Le energie economiche del Governo saranno concentrate in questi ultimi due mesi dell’anno sul caro bollette, e con ogni probabilità i sindacati, se lo riterranno opportuno, dovranno firmare sulla base delle cifre già proposte prima dell’estate, in quel contratto ponte che doveva essere perfezionato a fine agosto ma al quale è stato detto di no.

Tutto sulle bollette

Il premier Giorgia Meloni è chiara in questo senso: “I pochi che ci sono serviranno a coprire il taglio delle bollette per chi è in difficoltà. Dobbiamo vedere come superare l’inverno senza che le bollette esplodano, sperando di tranquillizzarci da marzo in poi. Se l’Europa non riuscisse a tagliare l’allineamento del costo del gas da quello dell’energia elettrica, che è fonte di grandi speculazioni, lo faremo noi”.

Il resto del budget sarà destinato ad altro: “Poco, ma vogliamo dare qualche segnale, come la tassazione al 15 per cento sugli aumenti di reddito e il passaggio da 65.000 a 100.000 euro della quota di fatturato delle partite Iva tassate anch’esse al 15 per cento”.

Le cifre della trattativa

Tutto dipenderà allora dalla destinazione dei circa 340 milioni in più provenienti dal MOF in modo che come deciso nel corso del rinnovo del CCNI del salario accessorio, venga spostata una parte della cifra prevista per il MOF al contratto scuola.

Consentirebbero un aumento ulteriore di 15-20 euro circa in più in busta paga, che si aggiungerebbero a un aumento medio di circa 50-60 euro netti in busta paga. Più gli arretrati.