Ata

Organico Ata aggiuntivo: implementazione urgente, priorità nel rinnovo del contratto nazionale al pari dell’aumento degli stipendi

Ci sono vari aspetti che andranno tenuti in debita considerazione da parte del ministero nell’ambito del rinnovo del contratto scuola. In generale, la copertina se la prende inevitabilmente l’aumento dello stipendio del personale scolastico e il conseguente saldo degli arretrati, che dal punto di vista pratico rappresenta una priorità per i docenti e il personale Ata.

Allineare i diritti dei dipendenti

Ma i sindacati sono anche concentrati su tutta quella parte normativa che fa riferimento ai diritti dei dipendenti scolastici, negli ultimi anni messi in secondo piano ma che adesso non possono più essere rimandati. Una delle priorità dei sindacai è quella di fare in modo che all’interno del mondo della scuola non esista più una discrepanza tra diritti del personale della scuola precario rispetto a quelli dei colleghi ruolo.

Un aspetto che dovrà tenere presente non solo la parte economica, ma anche quella normativa. Altro aspetto fondamentale, sarà la maggiore tutela dei diritti del personale Ata, anch’esso da equiparare a livello di tutela dei diritti al personale docente.

Le direttive comunitarie

Un qualcosa che sembra necessario sottolineare, nonostante la direttiva Ue 70 del 99 a tutela dei precari parli chiaro, allineandosi alla Cassazione italiana.

I sindacati lo hanno ribadito durante l’ultimo incontro all’Aran per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale del personale del comparto Istruzione, Università e Ricerca degli anni 2019-2021.

“Durante l’incontro, il cui tema mi fa pensare a un ossimoro, abbiamo parlato della parte comune del contratto che riguarda il personale amministrativo e tecnico delle scuole, degli enti di ricerca e delle università – ha detto Anief – e noi abbiamo detto che rispetto al vecchio contratto se si vogliono rispettare le norme comunitarie si deve chiaramente citare la Direttiva europea e quindi trattare anche il tema delle ferie, dei permessi, della malattia e della parità di trattamento di fatto, economica e giuridica, prevedendo una equiparazione tra personale precario e di ruolo”.

Implementazione degli organici Ata

“Bisogna dire basta – ha continuato Pacifico – ai contratti che discriminano i precari dell’amministrazione, a partire dal personale ATA della scuola, che dovrà vedersi riconoscere tutti i diritti, sia da precario sia per quando entrerà in ruolo. È una necessità che vale ovviamente anche per il personale delle altre amministrazioni pubbliche. Per questo motivo vogliamo creare delle sinergie con altre realtà, come il Movimento dei direttori dei servizi generali e amministrativi, così da portare alla valorizzazione delle singole figure che lavorano nelle nostre scuole e che sono indispensabili per il buon funzionamento della macchina formativa. Come pure abbiamo la forte necessità di implementare gli organici Ata. Infine – ha concluso il sindacalista autonomo – non bisogna dimenticare che questo non è solo un tema da affrontare all’Aran, ma anche politico”.